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Rosario Muto
C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo, Gossip, Mafia, Massoneria, Corruzione
Io Rosario Muto,
nel mio circondario della alta ValBisenzio sono stato vittima....., e oltre alle denunce false organizzate nei miei confronti quando poi anche una perquisizione sempre di origine falsa per vedere i cazzi miei, più una relazione falsa fatta sempre da loro al PM e al giudice per farmi apparire un delinquente di alto livello, incallito.
Non mi preoccupo...........per niente
Come si dice........ ci pensa il grande Karma, la verità viene sempre a galla.
Signori attendino, attendino, poi ne faremo i conti in tanti modi, naturalmentee sempre a norma di legge.
Chi sbaglia paga.
Poi pubblichero i relativi documenti con nomi e cognomi.
Oggi 23 03 2025 Regali dalle aziende e finte riunioni: ancora bufera sui carabinieri di Prato, Gossip, mafia, massoneria, corruzione.
Una cosa ormai che a Prato durava da anni.
di Giorgio Bernardini
Altre due indagini sui carabinieri dopo l’ex comandante condannato per corruzione
In alcuni casi avrebbero anche usato la macchina di servizio per caricare il vino e gli altri regali prelevati dalle aziende italiane e cinesi. In altri avrebbero mentito sulla partecipazione a meeting sindacali inesistenti, ma retribuiti. Altre due inchieste coinvolgono i carabinieri della Compagnia di Prato, dopo che l’ex comandante Sergio Turini a maggio 2024 fu arrestato e aveva poi patteggiato una condanna per corruzione, finendo con l’andare in pensione.
Ma le pratiche illecite da parte di alcuni militari di stanza a Prato sarebbero anche più diffuse di quanto accertato in quell’inchiesta dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze. Tant’è vero che la Procura pratese ha svelato l’esistenza di altri due fascicoli riguardanti i carabinieri della seconda città della Toscana. L’ex comandante della Compagnia Turini è tornato nel mirino dei magistrati e stavolta, con lui, sotto la lente di ingrandimento ci sono due colleghi tuttora in servizio. I tre sono accusati a vario titolo di peculato, truffa aggravata, falso ideologico e rivelazione di segreto d’ufficio. Ma l’attenzione della Procura per gli ambienti pratesi dell’Arma resta alta, non soltanto sui fatti oggetto di queste indagini.
Il caso delle casse di vino ottenute dai carabinieri era già noto, ma la descrizione fatta dal procuratore Luca Tescaroli stavolta è precisa. Da parte dell’ex comandante Turini è infatti emerso «l’utilizzo di auto di servizio per esigenze dei propri familiari, per incontrare imprenditori cinesi fuori dalle esigenze di servizio, raccogliere regalie da parte di titolari di aziende vinicole, nonché la predisposizione di atti falsi».
In questo fascicolo è indagato per truffa ai danni dell’Arma anche un luogotenente attualmente in servizio: è sospettato di aver predisposto atti falsi per far risultare la sua partecipazione a finte riunioni sindacali «in almeno undici occasioni».
In un altro fascicolo risultano invece indagati un altro luogotenente dei carabinieri in servizio al Comando provinciale di Prato e un avvocato del foro di Prato. Il sottufficiale è sospettato di aver riferito a un avvocato dati che erano coperti dal segreto. In particolare avrebbe rivelato al legale atti in relazione ad un tentato omicidio avvenuto lo scorso 26 gennaio, quando all’interno della stamperia cinese Arte Stampa un operaio orientale aveva tentato di un uccidere un suo collega a coltellate.
L’autore del delitto ha un nome e un cognome, oltre che un identikit, ma non è mai stato trovato. La stessa ditta era stata poi sequestrata dalla Procura di Prato nell’ambito di un’indagine sullo sfruttamento dei lavoratori. L’avvocato, che non difende il presunto autore del tentato omicidio, avrebbe spinto il luogotenente dei carabinieri a rivelargli a che punto erano le indagini sull’accoltellamento nell’azienda.