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Settori:

Odontoiatrico ( Protesico sostitutivo, Implantologico, Ortodontico),

Cardio - chirurgico, Ortopedico, Orafo ecc.

Le leghe metalliche usate per la costruzione di Dispositivi Medici, sono state concepite allo scopo di non nuocere all'organismo, ma purtroppo pur essendo vicine a questo traguardo, non lo hanno ancora raggiunto, spesso per esigenze dettate dall'uso cui sono destinate.

Infatti per un puro e spontaneo comportamento chimico, queste sono altamente instabili ( tossiche).

La causa è dovuta naturalmente alla presenza di un potenziale elettrochimico, corrente per natura in tutti gli elementi metallici, infatti in un cristallo di un elemento metallico è presente un insieme di ioni a carica positiva disposti secondo un regolare reticolo e circondati da un certo numero di elettroni liberi a carica negativa che si muovono in tutto il reticolo cristallino

Questa corrente elettrica si accentua durante il passaggio di stato ( fusione) solidus-liquidus-solidus, successivamente in ogni caso è presente all'interno del manufatto, sviluppando sia in superficie che in profondità ossidi quali se non rimossi sono responsabili di diversi incovenienti tecnici lavorativi ed estetici, ma in particolare, sia la corrente che gli ossidi, in diretto contatto con l'organismo, possono esplicare azione tossica e patologie abbastanza gravi sia locali che generali.

Si possono facilmente ascrivere all'azione tossica locale fenomeni come: sanguinamento delle gengive, tatuaggi gengivali, afte, stomatiti, arrossamento della lingua, alterazioni del gusto, iperplasie gengivali associate a parodontiti croniche responsabili di riassorbimento osseo ed eccesiva produzione di placca, dovuta a ben 41 tipi di batteri diversi alcuni dei quali sono ritenuti responsabil di malattie cardiache e sono stati isolati talvolta anche in sede di infarto miocardico. Gli effetti sistemici invece possono manifestarsi in varie parti del corpo con allergie, eczemi, disturbi oftalmici, disturbi neurologici, patologie gastroenteriche, riniti, faringiti, acufeni e via dicendo

Durante la lavorazione delle leghe, nel passaggio di stato, cioè durante la fusione per ottenere l'oggetto desiderato, premodellato in cera, la lega subisce alterazioni del reticolo cristallino rilasciando elettroni liberi, per questo motivo la lega si trova in uno stato di agitazione magnetica, cioè presenta un potenziale elettrochimico di una certa intensità che dà alla lega un alto grado di instabilità favorendo la formazione di ossidi.

Solo le leghe a base aurea sono quelle che attrverso un preciso trattamento termico sotto strato vetroso, possono essere stabilizzate eliminando il potenziale elettrochimico e di conseguenza la formazione degli ossidi.

Ricerche universitarie, hanno dimostrato mediante misurazioni del potenziale elettrochimico che il flusso di ioni che si genera tra metallo e tessuto organico, produce una differenza di potenziale, la cui minima presenza può considerarsi patologica.

La formazione di ossidi metallici delle leghe è responsabile della reazione di ionizzazione dei metalli verso i tessuti.

La risposta a queste problematiche è un prodotto che impiegato in laboratorio con uno specifico protocollo d'uso durante la lavorazione delle leghe, riduce a zero la presenza elettrochimica e di conseguenza impedisce la produzione di quegli OSSIDI responsabili di tutte quelle patologie che abbiamo elencato. Questo trattamento incide solo in piccola percentuale sul costo finale al paziente, ma garantisce che la sua protesi non procuri danni alla sua salute ma solo MIGLIORAMENTO E SODDISFAZIONE.

E' per questo che tutti coloro che soffrono di tali problematiche, e non solo questi, dovranno richiedere, a tutela della propria salute, solamente leghe preziose che non presentino nè possano produrre ossidi a contatto con i tessuti dell'organismo, mediante una dichiarazione ove si dichiari l'innoquità delle leghe utilizzate e che le stesse siano state trattate trattate secondo un preciso protocollo di stabilizzazione termica con il TTSV.GEL

Da alcuni anni la Comunità Europea attraverso la direttiva 93/42 chiede obbligatoriamente ai produttori il rilascio al consumatore il certificato di conformità, nel quale sia dichiarata l'innocuità da danni volumetrici e tossici.

Adesso la possibilità esiste ed è giusto che venga assolutamente pretesa.

Le ricerche eseguite in centri a livello europeo, su provini di diverse leghe auree sottoposte a trattamento termico sotto strato vetroso mediante un preciso protocollo di utilizzo, conprovano l'efficacia del prodotto.

Infatti le leghe così trattate dimostrano un'alto grado di resistenza alla corrosione, e all'ossidazione, avendo ridotto a zero il potenziale elettrochimico, di conseguenza anche l'elettrogalvanismo.

Questo trattamento specifico è un prodotto esclusivamente destinato agli operatori specializzati nella lavorazione o trasformazione delle leghe preziose.

Voglio ricordare che il titanio che viene comunemente usato si presenta sotto forma di leghe con altri metalli che presentano anch'esse un alto potenziale elettrochimico i cui valori sono scarsamente controllabili in ambiente ad alto livello di tecnologia, figuriamoci dai piccoli artigiani.