T O P I C R E V I E W |
Oibò |
Posted - 01 September 2008 : 23:43:09 Salve, vi scrive un paziente che ha un dubbio:
Sto seguendo una terapia che prevede l'utilizzo di un bite rigido in resina autopolimerizzante , a cui occorre aggiungere modifica dopo modifica, della resina autpolimerizzante a freddo;
ora, quello che mi preoccupa è che l'odontotecnico mi ha riferito che la tecnica di costruzione del bite che prevede l'uso dell'articolatore (si chiama così ?), dei calchi in gesso delle arcate dentarie, e del morso sulla cera rossa come guida per costruirlo è obsoleto, e che esiste una nuova tecnica(da lui utilizzata) prevede l'utilizzo di una macchina che "stampa il bite, ed il materiale mi ha fatto intendere che non è in resina autopolimerizzante.
il mio quesito è se voi (professionisti del settore), conoscete questa nuova tecnica di costruzione del bite, di che materiele è fatto il bite, e se aggiungendo resina autopolimerizzante a freddo su quest'utlimo, anche se il bite non è del medesimo materiale, riesce comunque a far aderire la resina che si va ad aggiungere in seguito con le modifiche.
Grazie dell'eventuale risposta. |
3 L A T E S T R E P L I E S (Newest First) |
admin |
Posted - 04 September 2008 : 09:49:02
Grazie per la risposta.
I materiali termostampati possono essere tanti.
L'inutilità del termostampato, ha problematiche tecniche oggettive sia nella fase costruttiva sia per logistica intraorale. Di solito i bite hanno scopo abbastanza importante e comune per la stragrande maggioranza delle persone, per cui il materiale termostampato diventa un palliativo, è inutile sotto tanti punti di vista, chi lo usa lo fa solo per i costi bassi e perchè non conosce la tematica. Cordialmente Rosario Muto |
Oibò |
Posted - 03 September 2008 : 18:36:44 quote: Originally posted by admin
Ciao Oibò, direi che qualche dubbio potrebbe anche esserci, attualmente i materiali e le tecniche sono veramente tante e quindi ogn'uno si muove come gli pare e piace, anche se in un settore sanitario bisognerebbe seguire dei protocolli ben precisi. Cmq, credo che la tecnica più precisa e idonea sia la resina autopolimerizzabile senza metilmetacrilato, cotta però in un certo modo. Cmq, conosco la tecnica, in effetti è un materiale termostampabile, inutile. Anche se la tecnica della resina autopolimerizzabile, che secondo l'odontotecnico è obsoleta, rimane sempre la più funzionale, in effetti, al 99% dei casi, i bite sono placche di svincolo e vanno costruite con materiale autopolimerizzabile. Questo è un settore ove le regole sono poco chiare a causa di interessi troppo forti. Cordialmente Rosario Muto
Grazie per la risposta.
Ma potrebbe dirmi il materiale utilizzato nella costruzione di un bite termostampato ?
Come mai dice che il materiale termostampabile è inutile ?
Quello che mi preme sapere è se questo materiale è compatibile con l'aggiunta (in successive modifiche) di resina autopolimerizzante a freddo (ovvero se la resina autopolimerizzante a freddo riesce a "saldarsi" sul materiale del bite termostampato).
La ringrazio ancora. |
admin |
Posted - 03 September 2008 : 10:36:44 Ciao Oibò, direi che qualche dubbio potrebbe anche esserci, attualmente i materiali e le tecniche sono veramente tante e quindi ogn'uno si muove come gli pare e piace, anche se in un settore sanitario bisognerebbe seguire dei protocolli ben precisi. Cmq, credo che la tecnica più precisa e idonea sia la resina autopolimerizzabile senza metilmetacrilato, cotta però in un certo modo. Cmq, conosco la tecnica, in effetti è un materiale termostampabile, inutile. Anche se la tecnica della resina autopolimerizzabile, che secondo l'odontotecnico è obsoleta, rimane sempre la più funzionale, in effetti, al 99% dei casi, i bite sono placche di svincolo e vanno costruite con materiale autopolimerizzabile. Questo è un settore ove le regole sono poco chiare a causa di interessi troppo forti. Cordialmente Rosario Muto |
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