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Anche se le cause delle allergie ai metalli è cosa vecchia (vedi storia, tempo dei romani e degli egiziani, nel corso degli ultimi anni, da 1790 a oggi), da una parte la scienza a messo in evidenza tutto quello che ne correla l’uso, dall’altra gli interessi del mercato ha continuato a fare orecchio da mercante.

Negli ultimi anni (circa un decennio), La direttiva EU 93/42 ha messo a punto tutta una serie di regolamenti a tutela della salute degli operatori stessi e dei fruitori finali.
Sempre all’incirca un decennio, la stessa EU ha dichiarato di aver perso il controllo della chimica e dei derivati, mentre la legge Bassanini permette l’immissione di prodotti sul mercato, solo con l’auto certificazione.

Nel 1983, il decreto legge di Veronesi, affermava che, nel comparto della cosmetica dentale, è possibile utilizzare qualsiasi materiale, qualsiasi prodotto, purché esente anche di un minimo di solubilità.
Da qualche anno si sono verificati tutta una serie di eventi meramente preoccupanti, l’avvento della nanotecnologia, un nuovo materiale con matrice tossica e radioattiva, questo materiale per la maggior parte è costituito da: zirconio, ittrio, torio, tantalio etc.
Questo materiale come anche il titanio e il cromo-cobalto, sono solubili.
Questo materiale ormai lo ritroviamo quasi in ogni prodotto, nella plastica, nei tessuti, nei cosmetici, nei farmaci, nel pellame, negli alimenti, nella meccanica, nelle protesi, nell’aria etc.
Questo materiale ormai sta inquinando tutto, dall’ambiente agli alimenti a tutto il sistema biologico, creando tutta una serie di patologie abbastanza gravi, perché inalato accidentalmente, o per presenza da dissoluzione diretta o indiretta dai dispositivi protesici. Senza dimenticare tutte quelle leghe non nobili, come il titanio e il cromo-cobalto due leghe ricche di nichel.

Oltre alle demagogiche promesse e documentali, le aziende del dentale, immettono sul mercato prodotti totalmente di dubbia innocuità, la loro sperimentazione non si avvale di personale competente, di sistemi validi nei modi di ricerca e fedeltà nelle dichiarazioni.

Attualmente non esistono organi di controllo, il gioco avviene in ambiti di particolare interesse universitario, sperimentazione a interesse, chi paga detta legge, l’ambiguità è così grave…che, chi commissiona è l’azienda, chi paga è l’azienda, chi esegue le ricerche, sono studenti universitari, i quali per completare gli esami si propongono con una ricerca, oggetto della tesi di laurea universitaria, chi raccoglie i meriti sono i Prof. Universitari, chi raccoglie la fama sono i Prof. Universitari.
Tutti vogliono cavalcare l’onda, tutti vogliono essere famosi, anche se è tutto falso e crea danno, non sia mai quello o questo non va, non sia mai un dato prof. Dice al contrario, si chiudono tutti in un grande limbo di omertà.
Altro che materiali di dubbia innocuità tipo ASIA.
Tra i tanti tipi di leghe metalliche non nobili (cromo-cobalto, titanio), la maggioranza viene importata dall’estero e nel 2007 ne sono arrivate in Italia tonnellate di materiale radioattivo, pochi lo sanno, tranquillamente è stato immesso sul mercato.

Il cromo-cobalto usato in campo medico protesico è ad altissimo contenuto di nichel, circa 60%, 70%, senza, diventerebbe non lavorabile.
Il Giappone, produttore di zirconio/a e tecnologia per l’estero, la sanità nel proprio paese ne vieta l’uso.
Molte macchine CAD CAM per la lavorazione della zirconia/o risultano molto pericolose per gli operatori stessi, l’emissione delle polveri altamente elettromagnetiche, sono tossiche se aspirate e pericolose per l’ambiente, difficilmente da raccogliere come rifiuto.
La zirconia viene pubblicizzata al Consumatore in modo ingannevole, il materiale e pubblicizzato come ceramica totale mentre non’è altro che una lega a base di ossidi metallici inglobati in un neosilicato.

Tutte le leghe, quelle nobili e non, possono essere la causa di patologie abbastanza gravi, il motivo bisogna ricercarlo sia nel tipo stesso di materiale, sia nei componenti, sia nella lavorazione e trasformazione stessa.

Le leghe non nobili con alto contenuto di nichel:
Schutz dental Group (Nicor- con 62% nichel, 26% di cromo, 11% di molibdeno).
Hereus (Heranium P, Heranium PW con tungsteno).
Bredent (Brealloy 270)
Biomate (nichel cromo) della Simex Piergallini
Nelle leghe nobili invece è possibile fare qualcosa, è possibile inertizzarle con un nuovo protocollo, naturalmente bisogna utilizzare leghe senza: ferro, rame, berilio, cobalto e cadmio.
Le leghe a base di ossidi di zirconio/a :
3M ESPE (TM) LAVA FRAME - Zirkonzahn - Sercon base della Degudent - PROCERA Nobel Biocare

Denuncia presentata il 28/01/2009 ai NAS di Firenze (I) dall'Odontotecnico Rosario Muto