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Metalli pesanti

Qualità delle acque

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Secondo la ISPRA (Istituto superiore Protezione e Ricerca Ambientale), l monitoraggio effettuato negli ultimi anni 2007-2011, nelle nostre acque si sono riscontrati alti dosaggi di componenti chimici di natura agroalimentare (guarda caso!).
Secondo i dati raccolti si sarebbero riscontrati ben 118 tipi di pesticidi nelle nostre acque, e il solo comparto agricolo impiegherebbe più di 300 diverse sostanze, per un quantitativo di (circa) 150.000 tonnellate all'anno, nel 40% dei casi, le concentrazioni superano i limiti di legge delle acque potabili.

le acque contaminate sono circa l'80% delle aree analizzate, i prodotti più riscontrati sono Terbutilazina, Atrazina, il fungicida carbendazim e gli insetticidi metomil e imidacloprid.
A questo dobbiamo aggiungere i metalli pesanti e diossine presenti anche nell’aria che per caduta(peso molecolare e pioggie) si disperdono nelle acque, intaccano e peggiorando tutta la fauna acquatica con ripercussioni pesanti sul nostro organismo, che assorbiamo tramite la respirazione polmonare, respirazione epidermica, cibi contaminati come prodotti agroalimentari, carni rosse e bianche.
Seguendo questo link (sperando che continui ad esistere) potrete stabilire la qualità dell’acqua della regione scelta www.portaleacque.it/home.spring .

Ora dobbiamo comprendere dove si trova la verità
L'indagine sulle acque reflue inquinanti immesse sul mare del nostro litorale, di fatto è archiviata. Ma la decisione non è stata presa dalla magistratura cittadina, bensì dal governo Berlusconi. Il 2 febbraio scorso infatti, la camera dei deputati ha approvato in via definitiva una legge che depenalizza il superamento dei limiti tabellari per scarichi industriali e depuratori urbani.
secondo un documento rilasciato dalla A.S.L ROMA F Dipartimento di Prevenzione U.O.S. S.I.A.N. F2-F3 del 17/01/2011 n° 1170 protocollo 0000 144
L'acqua risulterebbe pulita e assente di inquinamento .
il documento è scaricabile da
www.comune.ladispoli.roma.it/esiti_acqua_03_01_2011.pdf

Fonte:

http://centrobenesserekundalini.blogfree.net

Last Updated (Monday, 31 January 2011 09:11)

 

Metalli Tossici e Disturbi dello Sviluppo

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Last Updated (Saturday, 09 October 2010 12:37)

 

Salute del bambino, maternità e ambiente

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Child health, motherhood and environment

History and evolution on the brink

Conferenza del 24 settembre 2010, tenuta da Franco Verzella.

clicca sul filmato per cambiare pagina

http://www.youtube.com/watch?v=b_s2kzXLvQo

Dott. Franco Verzella 

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CURRICULUM VITAE 
FRANCO VERZELLA
 
NASCE A FERRARA IL 30 AGOSTO 1939 
LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA:110 E LODE - FERRARA , 15 
MARZO 1965 
SPECIALITA’ IN OCULISTICA, CON LODE – TORINO, DICEMBRE
1969 
RICERCATORE - UNIVERSITA’ DI BERLINO,  1969- 1970 
ASSISTENTE IN OCULISTICA, UNIVERSITA’ DI FERRARA ,  1970-
1971 
ASSISTENTE IN OCULISTICA-OSPEDALE DI RAVENNA , 1972-1974 
LIBERO PROFESSIONISTA DAL GENNAIO 1975 
VISITING PROFESSOR : FOUNDATION FOR OPHTHALMIC 
EDUCATION - LOS ANGELES 1977-79 
VISITING PROFESSOR IN OHTHALMOLOGY - HARTFORD 
UNIVERSITY 1981 
NEL SETTORE DELL’OCULISTICA INTRODUCE IN ITALIA
TECNICHE DI MICROCHIRURGIA, CON PARTICOLARE RIGUARDO
FOTOCOAGULAZIONE LASER AD ARGON, ALLA CATARATTA, 
IMPIANTO DI LENTI INTRAOCULARI E CHIRURGIA DELLA 
MIOPIA. 
NEL 1981 OTTIENE DAL MINISTRO DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE, GUIDO BODRATO,  IL RICONOSCIMENTO DEL
LAVORO PIONERISTICO NEL SETTORE DELLA MICROCHIRURGIA
DELLA CATARATTA, AL TERMINE DI UNA VERTENZA CON LA 
SOCIETA’ OFTALMOLOGICA ITALIANA, INIZIATA NEL 1977 ED E’ 
L’UNICO MEDICO ITALIANO CITATO, NEL 1999, TRA GLI
INNOVATORI NEL VENTICINQUESIMO ANNIVERSARIO DELLA 
AMERICAN SOCIETY OF CATARACT AND REFRACTIVE SURGERY, 
PER IL SUO CONTRIBUTO ORIGINALE ALLA CHIRURGIA
REFRATTIVA NELLA MIOPIA
 
 SI OCCUPA, DAL 1982 DI MEDICINA FUNZIONALE E TERAPIA
CHELANTE, IN COLLABORAZIONE CON:  
-INSTITUTE OF FUNCTIONAL MEDICINE, SEATTLE,  
-AEROBIC MEDICALCENTER, DALLAS  
-GREAT SMOKIES DIAGNOSTIC LABORATORY, ASHVILLE
NEL SETTORE DELL’AUTISMO E DISTURBI DELLO SVILUPPO
OPERA IN COLLABORAZIONE DIRETTA CON AUTISM RESEARCH 
INSTITUE, SAN DIEGO, DAL 2004 E PRESIEDE DAN! EUROPE, 
ASSOCIAZIONE, DAL GIUGNO 2005. 
NEL 2005 APRE UN PRIMO CONTATTO TRA L’UFFICIO TECNICO
DEL MINISTERO DELLA SALUTE, DIRETTO DAL PROFESSOR 
SARACENI , E AUTISM RESEARCH NSTITUTE, 
 NEL 2007 PROMUOVE IL NUOVO PROGETTO DI LEGGE
DEDICATO ALL’AUTISMO, A FIRMA DELL’ONOREVOLE TERESIO
DELFINO, E PARTECIPA AL TAVOLO NAZIONALE DI LAVORO
SULL’AUTISMO APERTO DAL MINISTRO DELLA SALUTE , LIVIA
TURCO, GIUGNO 2007 - FEBBRAIO 2008, CHE NELLA RELAZIONE
FINALE RECEPISCE PER LA PRIMA VOLTA L’APPROCCIO
MULTIDISCIPLINARE PER LA PREVENZIONE E LA CURA DEL
BAMBINO AUTISTICO. 
 
HA PUBBLICATO : 
ATLAS OF EXTRA CAPSULAR TECHNIQUE 
PHACOEMULSIFICATION AND INTRAOCULAR LENSES   
        LENS EDITION, 1981 
ALLA FINE DEL BUIO     SUGARCO, 1986 
MIOPIA ELEVATA IN NUMERI E PAROLE  ANTEA, 1990 
DIALOGHI CON IL TEMPO    REBELLATO, 1990 
NUTRIZIONE,MENTE E SALUTE   EDISAI, 2002 
SENZA OBBLIGO DI LENTI    EDISAI, 2002
DEFEAT AUTISM NOW  VALTER CASINI ED.2005
USCIRE DALL’AUTISMO: UN APPROCCIO BIOLOGICO E MEDICO, 
MAGGIOLI, 2008 
  
FRANCO VERZELLA E’ SPOSATO CON MARIA LUISA VOLTA ED HA TRE FIGLIE, CECILIA, GIULIA E CHIARA. ABITA A  ZOLA PREDOSA, 40069 BOLOGNA, IN VIA BELVEDERE
25. 
Cell:  +39 339-4443634   
  +39 329-6490986 
Abitazione:  +39 051-6166712
 

Last Updated (Saturday, 09 October 2010 12:33)

 

La grande truffa del braccialetto...omeopatico

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L'autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti delle due società che distribuiscono e commercializzano  "Power Balance", un braccialetto che si propone come prodotto in grado di aumentare le prestazioni fisiche di chi lo indossa. L'Antitrust ha intimato di fornire entro quindici giorni "idonea documentazione" medico-scientifica che ne dimostri le proprietà decantate.

 
Il braccialetto è realizzato in silicone e neoprene, ma il "cuore " attivo  è rappresentato da una sorta di ologramma realizzato con alcuni metalli che riuscirebbero, secondo chi lo commercializza, a portare la frequenza del proprio campo magnetico al livello SRF (Schumann Resonating Frequency) di 7,8 hertz.  LIl braccialetto sarebbe dunque  in grado di intervenire sul "sistema energetico naturale" dell'individuo con una sorta di ondeenergetiche, ottimizzando resistenza, forza, equilibrio, flessibilità del corpo.
 
L'autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato  definisce scorretti i comportamenti delle aziende in grado di indurre in errore il consumatore medio sulle caratteristiche principali dei prodotti venduti quali, ad esempio, i risultati che si possono attendere dal loro uso ed ha chiesto prova anche dell'assenza di eventuali effetti collaterali.
 
A tale proposito vogliamo ricordare che i metalli, e le leghe che essi vanno a comporre, hanno molteplici effetti tossici sul nostro sistema biologico e non solo. Essendo elettrodi, hanno un potenziale di interfereza bioelettrica. Non conosciamo esattamente la composizione della miscela di metalli con il quale è composto l'ologramma che nel braccialetto va a contatto con il corpo, ma supponiamo contenga anche rame e non sarebbe il primo esempio di braccialetti di rame immessi sul mercato per le presunte proprietà salutistiche. Dobbiamo qui ricordare che Il rame, oltre a rilasciare ossidi altamente tossici, dopo aver disperso l'energia in eccesso, dissipa energia dal nostro sistema senza controllo.
Al di là della vicenda in sè, che ha il sapore della notiziola da leggere sotto l'ombrellone, la questione ci fa cogliere piuttosto l'occasione per far notare come non esistano centri istituzionali di controllo sui materiali con cui ci troviamo quotidianamente a contatto, per cui persone in malafede possono portare avanti i loro business indisturbati approfittando della credulità popolare.
 
Rosario Muto

Last Updated (Friday, 06 August 2010 06:41)

 

Metalli pesanti. Contaminati anche i bovini

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METALLI PESANTI E IL DANNO AMBIENTALE

Sono anni che noi operatori del benessere , della medicina naturale , tecnici specializzati in metalli pesanti dichiaravamo il pericolo e il danno ambientale, alimentare ed organico derivato dai metalli pesante e dalle nano particelle.
Oggi 29/07/2010 sulla Gazzetta Del Mezzogiorno si legge un articolo di Fulvio Colucci
“INQUINAMENTO KILLER CONTAMINATI ANCHE I BOVINI”

Loro ci vedono qualcosa di nuovo , di ultima notizia di prima importanza ora la cosa risulta veritiera solo perché e stato annunciato da enti sanitari di rilievo.
Noi che stiamo diretto a contatto con l’utente finale, Noi che testiamo i clienti con metodiche naturali e non invasive dove riscontriamo spesso una intossicazione alimentare, chimica e da metalli pesanti giornalmente veniamo “snobbati” da questi enti, snobbati solo perché per la Costituzione Italiana non siamo riconosciuti come professionisti della medicina naturale.
Questo e il danno minore per l’utente finale, perché dare una informazione CORRETTA , una informazione di pericolo, perché io “MEDICO” devo rischiare di perdere un posto di lavoro sicuro per salvaguardare la salute dell’utente finale?
Qui nasce spontanea la domanda, fin dove “l’invenzione delle malattie “ e veritiero, quanti sono i nuovi Dr.Knock del 2000?

qui sotto potete leggere l'articolo del giornalista, mentre su questo link andate direttamente sulla pagina della Gazzetta Del Mezzogiorno 
http://edicola.lagazzettadelmezzogiorno.it/olive/ode/GDM/LandingPage/LandingPage.aspx?href=R0RNLzIwMTAvMDcvMjk.&pageno=OA..&entity=QXIwMDgwMQ..&view=ZW50aXR5

Bioterapeuta Contattologo Iridologo Ottico 
Ventura Renato

Inquinamento killer contaminati anche i bovini
Taranto, scoperti metalli pesanti nel fegato e nei polmoni
FULVIO COLUCCI

• TA R A N TO. Sembra quasi una maledizione biblica, ma dopo le pecore alla diossina ora tocca alle mucche e anche ai vitelli da latte - secondo un’analisi scientifica - portare nel corpo come «stimmate» i tragici segni dell’inquina - mento. Anche se, proprio ieri, dall’Arpa e dall’Asl ionica sono giunte alcune precisazioni che ridimensionano l’allar me.
I fatti. Lunedì pomeriggio è rimbalzata dalle pagine della rivista scientifica «Folia Histochimica et Cytobiologica» la notizia secondo cui nei polmoni e nel fegato dei bovini nati e allevati in provincia di Taranto sono presenti metalli pesanti. Sostanze come carbonio, alluminio, silice, ferro e titanio hanno lesionato i loro organi. La scoperta è frutto del lavoro di studiosi del Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Bari e di colleghi dell’Università Federico II di Napoli. La ricerca è italiana; ad illustrarla Anna Morelli, specializzanda in Ispezione degli alimenti di origine animale all’Uni - versità di Bari: «Gli animali presentavano lesioni a livello polmonare ed epatico dovute all’accu - mulo di metalli pesanti».
«Gli esami sui bovini - spiega - sono iniziati qualche anno fa dall’osservazione casuale di lesioni sospette negli animali, nel corso di un lavoro in alcuni mattatoi. Abbiamo quindi deciso di prendere in esame i bovini come specie sentinella per rilevare segni di rischio ambientale nell’area di Taranto».
L’analisi ha riguardato 183 bovini. Le ispezioni hanno dato risultati che attendono ancora la pubblicazione, ma Anna Morelli non esita a parlare di elementi «che fanno riflettere». Per esem pio in 60 bovini è stata accertata la presenza «di lesioni marcate dovute a depositi di metalli pesanti a livello polmonare o linfonodale».
In un vitellino da latte di 4 mesi e mezzo «abbiamo notato - sottolinea ancora la dottoressa Anna Morelli - la presenza di metalli pesanti». I ricercatori, però, ritengono che le tracce degli inquinanti rilevate nel piccolo esemplare non possono essere considerate segno di una malattia come, invece, nel caso degli animali adulti vista «la differenza nei valori riscontrati nei bovini allevati all’interno della zona più vicina all’area industriale».
Lo studio sui bovini allevati in aree ad alto rischio d’inquinamen - to induce a una serie di riflessioni: «Può essere utile - sottolinea Anna Morelli - per stimare il pericolo di esposizione umana a contaminanti ambientali». La ricerca non si ferma e pare che il nuovo obiettivo ora sia quello di verificare la presenza di metalli pesanti anche nel corpo di altri animali presenti nella zona industriale tarantina. Come detto, però, nel pomeriggio di ieri è arrivata una «precisazione» congiunta di Arpa e Asl tarantina. Firmato dal direttore generale dell’Arpa Giorgio Assennato, dal direttore generale dell’Asl, Domenico Colasanto e dal direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl ionica, Michele Coversano, il comunicato spiega: «L’area di Taranto soffre di una condizio ne di inquinamento ambientale molto critica, ma quella ricerca non si occupa di metalli pesanti, bensì di alcuni metalli e di altri elementi non metallici la cui presenza è stata indagata su 183 campioni di linfonodi e polmoni di bovini genericamente definiti come provenienti dall’area di Taranto. L’articolo pubblicato non può essere considerato in alcun modo - si legge nella nota di Arpa e Asl - un’indagine epidemiologica». Gli organismi scientifico-sanitari spiegano che questo non è possibile perché avrebbero dovuto essere selezionati soggetti «sani» e soggetti «malati», con una ricostruzione dell’esposizione ai fat tori di rischio. Inoltre, secondo la nota, sui 183 campioni, solo 51, il 28 per cento del totale, hanno confermato la presenza di depositi di quei materiali. Infine dai risultati si evince «un modesto contenuto di ferro» riscontrato negli animali: «Le analisi condotte con la medesima metodica sulle polveri nel quartiere Tamburi - si legge ancora nel comunicato - hanno mostrato una presenza di questo metallo, come è ovvio data la contiguità con il più grande stabilimento siderurgico d’Europa».

Bioterapeuta Contattologo Iridologo Ottico 
Renato Ventura

Last Updated (Friday, 30 July 2010 11:09)

 
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