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 Invecchiamento della popolazione e le prestazioni
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admin

Italy
76 Posts

Posted - 25 August 2008 :  11:22:06  Show Profile  Click to see admin's MSN Messenger address  Send admin a Yahoo! Message  Reply with Quote
GLI ALTRI PAESI HANNO GIA PENSATO DI RISOLVERE IL PROBLEMA E NOI COSA ASPETTIAMO A FARLO ?

Quello dell'invecchiamento della popolazione è forse il più epocale mutamento socio-culturale "non cruento" al quale le società economicamente avanzate hanno mai assistito, mutamento che sta rivoluzionando la vita delle comunità e che è tipico di tutti quei paesi che sono in grado di assicurare, ai propri abitanti, una tutela di vita e dunque una speranza di sopravvivenza elevata. In termini statistici è un indicatore di benessere ed esprime, in termini sintetici, le capacità di una società di rispondere alle istanze primarie dei propri cittadini che sono quelle della propria sopravvivenza.
Da questo punto di vista l'Italia è un paese dove si invecchia molto e la longevità è la più alta al mondo .l'invecchiamento causerà il fallimento del sistema di protezione sociale e sarà la principale causa della crisi economica del nostro sistema sanitario?
Ogni mutamento introdotto nel sistema (come quello demografico) impatta inevitabilmente gli ordini pre-costituiti; quelli sui quali si fonda l'equilibrio e l'organizzazione di una società (dal p.v. economico, sanitario, familiare, scolastico,..) creando reazioni e resistenze in tutto il sistema sociale .
Non c'è dunque da meravigliarsi che l'invecchiamento della popolazione, che va
sconvolgendo equilibri millenari, crei oggi così tanta inquietudine.
Se l’aumento delle persone anziane,, è dovuto al fatto che si spende enormemente per mantenerle in vita, è certo che le spese per la sanità e per la protezione sociale
aumenteranno moltissimo nel futuro. Il vero problema della vecchiaia , oggi come ieri, è strettamente legata alla dipendenza , sia dal punto di vista sanitario che sul piano della sicurezza economica.
Per migliorare la salute dei cittadini (anche di quelli anziani) e ridurre le ineguaglianze nelle condizioni di salute (che includono anche l'accessibilità e la fruibilità degli stessi servizi) è su tutte queste variabili che bisogna agire. Il sistema sanitario pubblico non potrà più bastare .Per molti economisti e politici, l’invecchiamento della popolazione ed i progressi della ricerca scientifica, specialmente nel campo medico, stanno generando una richiesta quasi inarrestabile di ulteriori spese per la previdenza e l’assistenza. Il Welfare è diventato un incubo che, secondo loro, prosciuga il sangue vitale dell’economia e i vecchi un peso morto nella nuova competizione creata dalla mondializzazione. Questo orientamento porta al convincimento della ineluttabilità di un regresso sociale; di una visione sacrificale dell'economia e tende a dimostrare che la politica in questo caso può fare molto. Il compito e il dovere istituzionale di un Paese, di una Regione e di una Provincia moderna dovrebbe essere quello di sapersi far carico dell'idea di "bene comune", in altre parole del "bene dell'altro" del miglioramento delle sue condizioni di vita. Insomma è necessario un atto di responsabilità
Secondo i calcoli dell’istat nel 2016 gli ultrasessantenni saranno 17.459.984,pari a tutti gli abitanti della Liguria,della Lombardia , del Veneto, del Friuli Venezia giulia e del Trentino-Alto Adige messi insieme .gli ultrasessantenni saranno 9.549.242,come tutti gli abitanti della Lombardia.Gli ultraottantenni 4.080.881,come tutti gli abitanti dell’Emilia Romagna .Gli ultranovantenni 769.918,come tutti gli abitanti dell’Umbria. Attualmente sempre secondo i dati istat in Italia ci sono circa 10 milioni di ultrasessantacinquenni pari a quasi il 20% della popolazione e tenderà ad aumentare nei prossimi anni .In italia abbiamo circa 8 milioni di edentuli , che hanno bisogno di protesi mobili . Attualmente sempre secondo i dati istat in Italia ci sono circa 10 milioni di ultrasessantacinquenni pari a quasi il 20% della popolazione e tenderà ad aumentare nei prossimi anni . Oggi le cure dentarie vengono effettuate per il 95 per cento dai privati ,gli studi odontoiatrici sono troppi e di piccole dimensioni, con costi di gestione elevatissime, il modello italiano odontoiatrico è inefficiente e costosissimo , solo un terzo della popolazione si può curare , la popolazione è costretta andare all’estero per curarsi ,dove emerge che il costo delle cure sono in linea con quelle italiane ,mentre le protesi costano la metà rispetto all’Italia ed proprio il costo basso delle protesi che spinge gli italiani a rivolgersi all’estero e se non si fa qualcosa la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi anni .
La presenza di associazioni monopolistiche nel nostro paese come quella dei dentisti ,gli alti profitti monopolistici così raggiunti , stanno danneggiando l’intera collettività. La necessità della popolazione di avere protesi di qualità con prezzi adeguati ai loro stipendi obbliga le forze politiche a riscrivere le regole che intercorrono tra paziente dentista e odontotecnico. Le protesi vanno pagate direttamente all’odontotecnico cioè a colui che effettivamente le realizza evitando così qualsiasi, passaggio,rivendita , commercializzazione, speculazione economica da parte del dentista. Mentre i dentisti sono preoccupati non tanto della popolazione che non può curarsi e che è costretta andare all’estero , ma sono preoccupati di mantenere i loro privilegi , che il loro modello corporativo finisca , portando alla chiusura dei loro ambulatori inefficienti , addirittura la lobby sta lanciando un Sos al ministro Sacconi: «Così chiudiamo gli ambulatori». a mandare messaggi di grande apprensione: se il governo non adotta misure di salvataggio per neutralizzare gli effetti del decreto che l’ex ministro Livia Turco ha firmato il 25 marzo, dando il via al cosiddetto secondo pilastro del Servizio sanitario nazionale, uno studio dentistico su due è destinato a serrare i battenti. Sarebbe questa la conseguenza di un provvedimento con il quale, mediante la deducibilità sino a 3615 euro l’anno, si aprono a casse, fondi e società di mutuo soccorso le cure odontoiatriche. I lavoratori dipendenti pagheranno un'assicurazione integrativa inclusa nel contratto di lavoro, e poi potranno accedere alle cure dentarie nelle strutture collegate ai fondi.
«Questi fondi sono destinati ad andare subito in rosso. un’epidemiologia diffusissima e lo Stato non è in grado di fronteggiarla. L’odontoiatria costa, perché ci sono troppo studi inutili e sono un costo per la società e per un interesse generale della popolazione è giusto che chiudano , in quanto esistono già nel mercato figure preposte per riabilitare un paziente edentulo eliminado così ulteriori passaggi che non fanno altro che aumentare i costi delle protesi. Nella riabilitazione di un edentulo in termini di prestazione che vantaggio può dare uno studio dentistico rispetto a un odontotecnico ,quali sono oggettivamente i vantaggi per il paziente se non quello di far pagare tre volte di più la sua protesi . Tanto è vero è vero che in Canada ,in Australia , negli stati uniti , in Inghilterra tanto per citare alcuni paesi hanno già risolto questo problema dando la possibilità all’odontotecnico di fare la protesi mobile facendo così sono migliorate le prestazioni e si sono dimezzati i prezzi . Io credo che sia giusto che i consumatori abbiamo il diritto a pagare un prezzo più basso e ad avere la libertà di scelte ,di andare da chi vogliono , è chiaro che poi i dentisti si appelleranno alla tutela della salute e della sicurezza dei pazienti, ma i pazienti percepiranno gli argomenti dei dentisti in modo negativo, cioè come una difesa corporativa che va a svantaggio dell’interesse generale della popolazione. La necessità della popolazione di avere protesi di qualità con prezzi adeguati ai loro stipendi obbliga le forze politiche a riscrivere le regole che intercorrono tra paziente dentista e odontotecnico. Il paziente deve avere la possibilità di pagare le protesi direttamente all’odontotecnico cioè a colui che effettivamente le realizza evitando così qualsiasi, passaggio,rivendita , commercializzazione, speculazione economica da parte del dentista.
Queste sono le politiche per una vera equità,giustizia sociale ,per una ridistribuzione dei redditi ,per una economia razionale . che potrebbe consentire a costi equi,senza alcun passaggio ,senza rincari un maggior accesso alle prestazioni. Il politico deve cogliere l’elemento chiave per risolvere l’annoso deprecabile ingiusto fastidioso problema del caro protesi ,imposto dalle lobby,che sta negando di fatto a oltre il 50% della popolazione l’accesso alle cure .
La grande opportunità la grande fortuna è; che in Italia esiste già un operatore sanitario chiamato odontotecnico considerato il migliore del mondo con quasi 4000 mila ore di insegnamento specifico in riabilitazione protesica che è veramente in grado di farle le protesi,non come i dentisti che si limitano ad applicarle e quindi a rivenderle ,dotato di strutture organizzate, tecnologicamente avanzate , se gli fosse permesso potrebbe mettere a disposizione questa competenza per un interesse più generale della collettività. E questa è una opportunità che il paese non deve perdere. La soluzione è semplice istituire immediatamente un corso universitario per gli odontotecnici,non si capisce perché non è stato fatto prima i paesi più avanzati lo hanno già fatto 20anni fa .
Perchè far perdere questa opportunità alla nostra società ,perché non pensare al futuro di questa società che sta invecchiando .Lo stato attuale della popolazione anziana e futura ,dove si sta vivendo un cambiamento demografico senza precedenti ,dove avremo un incremento degli anziani di circa 20 milioni nei prossimi anni ,la loro situazione oro dentale presenterà un edentulismo ,di circa il 70%/80%. La protesi mobile una scienza a parte, dove l’odontotecnico per preparazione, per tradizione e cultura è l’unico a essere in grado a farla a prezzi accessibili ,senza pesare sulla spesa pubblica. Il legislatore deve cogliere questa opportunità per un interesse generale della popolazione, la collettività potrebbe avere a disposizione un operatore con competenze tali da essere in grado di dare prestazioni eccellenti e in sicurezza,un servizio altamente qualificato e a prezzi accessibili senza pesare ulteriormente sulle casse dello stato. Lo stato deve dare risposte permanenti per risolvere il problema a quei oltre dieci milioni e in un prossimo futuro 20milioni di Italiani con redditi molto bassi ,che attualmente non possono permettersi di fruire a tale prestazioni. Da notare che questa figura esiste già da anni in tutti i paesi più avanzati e non capisco il motivo perché questo non si possa fare anche in Italia ,perché va contro gli interessi corporativi della lobby dei dentisti ,se il motivo è questo riconfermo che il nostro paese è in mano alle lobby.
E tutto ciò è fattibile anche in breve tempo ,mi domando perché non è stato fatto prima .
Vogliamo veramente portare avanti una politica sociale dell’odontoiatria Italiana vogliamo veramente pensare al futuro del nostro paese, oppure dobbiamo subire la prepotenza del potere mafioso delle lobby che con mille scuse cercano di bloccare il corso di laurea in odontotecnica ,questa è l’unica strada percorribile ,fattibile e semplice da realizzare .Si è vero la odontoiatria non è solo protesi ma è soprattutto protesi ,vista l’alta incidenza economica che ha sul costo complessivo delle cure che sta colpendo,flagellando l’intera popolazione conseguenza questa di quel settanta per cento della popolazione che non ha la possibilità di accedere alle cure odontoiatriche . Ciascuna corporazione sarà pure forte, ma mai quanto decine di milioni di cittadini a cui arrivi la notizia che possono avere servizi migliori a prezzi più bassi, oppure vogliamo barattare il destino di 20milioni di italiani per gli interessi di parte di una corporazione , che è solo un costo per la collettività .
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