AIPO Associazione Italiana Periti Odontotecnici
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By Rosario Muto, C.T.U. Consulente Esperto della Camera di Commercio e del Tribunale

Reazioni patologiche per ionizzazione del cromo cobalto e nichel, ma la legge non lo vieta e non punisce il medico abitudinario consapevole, il paziente ci rimette la salute.

https://it.dental-tribune.com/news/non-risponde-di-lesioni-lodontoiatra-che-impianta-protesi-al-nichel-su-paziente-allergica/

Una conclusione dei fatti totalmente inesatta, sia il verdetto del giudice che il ricorso in cassazione sono entrambi viziati non solo per una totale ignoranza ma soprattutto per mancanza di una perizia  esperta in materiali ed in omotossicologia.
Un medico, un odontoiatra che si nasconde dietro i soliti reati, ma che razza di individuo è se prima ti ammazza e poi dice di non sapere cosa?
E’ dichiarato da tutte le parti nel mondo che i metalli in bocca ionizzano e sono, provocano tutta una serie di reazioni patologiche, perché non vietare l’uso delle leghe vili come il titanio e il cromo cobalto?
La sanità californiana ha obbligato una multinazionale a menzionare, a comunicare al paziente fruitore della protesi in cromo cobalto che il materiale in questione è altamente allergenico tossico.

Siamo sempre alle solite barzellette!

Nel giugno 2012 un odontoiatra di Messina veniva condannato per il reato di lesioni personali colpose a danno di una paziente, con conseguente condanna al risarcimento dei danni nella parte civile, per averle installato numerose protesi a base di nichel (in particolare, corone). La paziente aveva sviluppato una dermatite allergica dalla quale le erano derivate lesioni personali gravi. Per il Tribunale di primo grado, nel fare ciò l’odontoiatra avrebbe violato «i tradizionali parametri della colpa generica», avendo proceduto alla installazione delle protesi seppur consapevole dell’allergia.

Nel novembre del 2014 il medico è stato assolto in appello «perché il fatto non costituisce reato», una formula di quelle previste dall’art. 530 c.p.p. impiegata in particolare quando sia accertato l’elemento oggettivo del reato (cioè l’esistenza di un episodio che, in astratto, nei suoi elementi materiali, potrebbe costituirlo), ma manchi l’elemento soggettivo della colpa o del dolo: una situazione in cui il soggetto l’ha fatto «senza l’intenzione» di nuocere o, come in questo caso, con negligenza.

La Corte d’appello, si legge in sentenza, era giunta a tale conclusione «sul presupposto (peraltro corretto) secondo cui, all’epoca dell’intervento dell’imputato sulla parte civile, non era ancora nota, neppure alla stessa paziente, la relativa allergia al nichel». L’imputato aveva presentato ricorso per Cassazione chiedendo di essere assolto con la formula «perché il fatto non sussiste» in quanto, a suo modo di vedere, non si era provato il fatto che fosse stato lui a installare la protesi al nichel “incriminata”, né che tra tale installazione e la dermatite allergica della paziente vi fosse un nesso causale.

La parte civile aveva proposto contro-ricorso, chiedendo di riesaminare prove e testimonianze acquisite, ritenendo che da esse emergesse una pregressa conoscenza dell’allergia da parte dell’odontoiatra e una violazione del dovere di informazione per aver questi ignorato l’allergia stessa «emersa dalle testimonianze». La Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso del medico, rigettando quello della parte civile. Dal riesame delle carte, infatti, è emerso che la Corte d’appello aveva «dapprima raggiunto la conclusione dell’insussistenza di alcuna prova sulla circostanza che le protesi posizionate dall’imputato […] fossero di nichel», per poi sottolineare l’irriducibile lacunosità della stessa prova del nesso di causalità tra le gravi lesioni denunciate dalla querelante e il posizionamento delle corone da parte dell’imputato, essendo piuttosto emerso che le patologie accusate potevano piuttosto qualificarsi «come conseguenza di altra patologia». La dermatite era risultata presente infatti, anche dopo la rimozione di ogni contatto con il metallo.

La Corte di Cassazione non ha esaminato, in quanto irrilevante, il punto sollevato dalla parte civile circa il fatto che il “consenso informato” fosse stato – a suo dire – disatteso. Dalla narrazione emerge che la stessa parte ha tentato di dimostrare con testimonianze che in effetti l’anamnesi alla base del contenuto del consenso informato non rispondeva a verità, a causa di una negligenza del medico. La Cassazione non ha ritenuto di seguire la parte civile su questa strada: il consenso informato, come insegna la stessa Corte (Cass. pen. Sez. IV, 16/01/2008, n. 11335, in Giur. It., 2008, 10, 2283), costituisce un presupposto di liceità del trattamento.
Ora, se è vero che «l’inidoneità del consenso (in quanto non esauriente, NdA) impedisce di invocare la scriminante e impone un nuovo giudizio sui fatti» (ibid.) ciò non vuol dire che si possa semplicemente ignorare che un consenso informato è stato prestato. Al contrario: un consenso (informato, basato su una anamnesi consapevole e clinicamente corretta) è una base ragionevolmente sicura, come insegna questo caso, per escludere la responsabilità penale per colpa medica.

https://it.dental-tribune.com/news/non-risponde-di-lesioni-lodontoiatra-che-impianta-protesi-al-nichel-su-paziente-allergica/

Una conclusione dei fatti totalmente inesatta, sia il verdetto del giudice che il ricorso in cassazione sono entrambi viziati non solo per una totale ignoranza ma soprattutto per mancanza di perito esperto in materiali ed in omotossicologia.
Un medico, un odontoiatra che si nasconde dietro i soliti reati, ma che razza di individuo è se prima ti ammazza e poi dice di non sapere cosa?
E’ dichiarato da tutte le parti nel mondo che la ionizzazione dei metalli provoca tutta una serie di reazioni patologiche, perché non vietare l’uso delle leghe vili come il titanio e il cromo cobalto?
La sanità californiana ha obbligato una multinazionale a menzionare, a comunicare al paziente fruitore della protesi in cromo cobalto che il materiale in questione è altamente allergenico tossico.

Consiglio a tutti di non usare il cromo cobalto. la lega al titanio e la falsamente ceramica Zirconia detta anche free metal, falsa, un materiale proprio realizzata con ossidi metallici radioattivi.

Rosario Muto

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By Rosario Muto, C.T.U. Consulente Esperto di Ufficio della Camera di Commercio, del Tribunale, pensatore libero e autonomo, nonché libero ricercatore autonomo.
Il chè senza alcun pezzo di carta accademico convenzionale inservibile, senza nessuna presunzione e senza nessuna appartenenza massonica, ma libero di vedere oltre l'mmaginario della logica scientifica.

La materia, la terra e la chimica tossica.

Scrivo questa relazione in quanto una volta e per sempre vorrei precisare tutta una serie di concetti scientifici in modo da mettere a tacere tutti quei personaggi presuntuosi, accademici solo perchè titolari di una carta che altro che non è per pulirsi il culo e come predominante di onnipotenza piena di supremazia discriminante sul popolo gregge boccaloni.
Senza dimenticare che proprio loro si son bevuti concetti e ideologie senza nessun che di obbiettivo, logico, come i pappagalli da circo.
Nel corso dei millenni l'umanità alimentata da una intrinseca curiosità ha sempre di porsi mille domande sul perché e come di ogni forma e fenomeni del creato sul pianeta Terra. Questa curiosità li ha portati a generare tutta una serie di considerazioni quindi poi l'ha soprannominata scienza e da li poi accademia per cui la ricerca empirica ha dato dei risultati e concetti che la stessa è stata la base per ogni forma di sviluppo umano e sociale.
La Terra nel suo insieme è stata descritta e rappresentata nella famosa tabella periodica degli elementi di chimica dove per fattori intrinseci importanti ogni elemento legato alla rappresentativa atomica di forza di legame, di cui la valenza numerica di forza maggiore della stessa energia contenuta. Stiamo parlando di elementi per cui la loro dimensione è nettamente nanopiccola e a secondo della propria energia contenuta, detto atomo, componente dinamico di ogni forma di ogni forma di materia costituitasi naturalmente. Naturalmente tutto quello che in forma e dimensione di cui e per cui la natura ne rappresenta e interferisce favorevolmente e negativamente.
Certo è che la ricerca empirica ha porato a trasformazzioni e a creazioni di materie a principi di sintesi dove poi lo sviluppo ha determinato composizioni di nuovi materiali e di tecnologie sempre più sofisticate ma non sempre in considerazione all'imprevidibilità della stessa in relazione all'utilità benefica sia dello stesso pianeta sia per la natura sia per la biologia umana e proprio su questo argomento da diversi secoli personaggi massonici, corrotti, fantademoniaci hanno visto e creato ideologie e tecnologie atte a favorire il malsano di cui oggi ne stiamo vedendo io ogni momento, luogo e terrore.
Da quando ho iniziato, da circa un 30ennio ad occuparmi e a parlare di questa mia ormai passione e motivo di vita, vedo e leggo sempre di più ostinazioni e discriminazioni, snobbismo, prepotenza e arrgoanza nei miei confronti in relazione alla reale scienza di cui io sono conoscitore e divulgatore. Signori, la scienza è li, è gia scritta, è solo da leggere ed imparare ma con logica di consapevolezza, non per libera interpretazione fantasiosa, i ciuchi che volano non esistono e se ci sono individui o comunità che cercano di inculare il prossimo, pensate prima a voi stessi di cui boccaloni di ideologie senza verità.
Si è vero, la Vanna Marchi diceva: se ci sono i fessi boccaloni che bevono tutto, ebbene questi sono persone da strainculare!
Oggi, dopo tanti anni che mi occupo di Chimica, Biologia, Medicina Quantistica e di Metalli pesanti, leggo sempre di più in internet stronzate stratosferiche, falsità non solo da piccoli idioti medici ma soprattutto da prof universitari, che ancora più ibecilli fanno passare notizie senza nessun senso scientifico. Questo è la massoneria, la mafia..............
C'è gente e associazioni di ogni sorta cui raccontano delle balle senza ne capo e senza coda, affermano che solo alcuni ossidi metallici sono tossici.
Non hanno capito un cazzo......................................
C'è tanta di quella scienza e di una certa prevalente importanza per cui considerata dal vero mondo accademico dove mette in chiaro ogni cosa, per ogni foma della materia stessa, per il tipo di reazione, comportamento chimico e pericolosità.
Qualunque esso sia tipo e forma dell'elemento chimico è legato a: ossigeno è un ossido ionizzante, per cui altamente pericoloso e nocivo per qualsiasi  ambiente biologico. Quindi vi lascio immaginare.....................
In rete, per questione di interessi si raccontano fregnacce, di tutto e di più.
Consiglio a tutti di non acconsentire a una semplice e complessa disintossicazione da metalli pesanti, i farmaci sono sempre sostanze chimiche di cui agiscono sempre in modo anomalo rendendovi sempre più sensibili. La medicina è un qualcosa di funzionale di cui tutto è di competenza gastrointestinale, il sofferente ha bisogno di una attenta visita, oggettiva, kinesiologica, anamnetica, e valutazione dello stile di vita.
Per quel che riguarda l'aspetto protesico di cui ogni cosa ha una certa invasività, bisogna tener presente chè le leghe: titanio, cromocobalto, la zirconia, sono materiali non biocompatibili, non bioinerti, sono altamente tossici e radioattivi in quanto la loro forza di coesione è in relazione sia a elementi indispensabili per la loro formazione atomica e quindi instabili, ionizzanti , ossidanti, sia per elemento contenuti di cui ricavati da sacche di uranio, quindi radioattivi.
Vorei tanto fare nomi e cognomi ma putroppo gli imbecilli, gli onnipotenti senza nessuna formazione causale scientifica a dovere stanno lì arroganti pronti a difendere la loro millantata competenza.
Consiglio a tutti di acquistare il mio libro "Malati di Metalli" in formato elettronico ed il libro di : Medicina Quantistica di Piergiorgio Spagiari.


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Rosario Muto

Le università e la loro letteratura bibliografica, mafia, massoneria e puttanate scientifiche, le verità nascoste per inculare il prossimo con personaggi collusi in quantità.
Gli stronzi usano il mio nome (Rosario Muto)o l'acronimo del mio protocollo (ttsvgel.it) per pubblicizzarsi in rete.
Se leggete attentamente e naturalmente avete un poco di competenza in chimica metallurgica, potete capire come raccontano puttanate con la collusione di schifosi prof. universitari e delle aziende del comparto commerciale rivenditori dei materiali stessi coinvolti nel discorso.
Sono solo dei vigliacchi merdosi che hanno bisogno anche loro del siero anticovid, il siero della morte.   Leggete quante puttanate


https://thesis.unipd.it/bitstream/20.500.12608/25881/1/Refellato_Antonio_tesi.pdf

http://www.pagliara.it/static/images/education/pdf/15-bioceramiche.pdf 

https://promott.cnr.it/it/tecnologia/57/compositi-ceramici-bio-inerti-multi-dominio-a-funzionalita-selettiva-per-impianti

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Rosario Muto


La verità di Andrea Colombini, i laureati sono titolari solo di un pezzo di carta per pulirsi il culo, sono avvolti nella totale e voluta ignoranza della "matrix massonica", anche se e come peccano di una estrema presunzione della onnipotenza, imbecilli ignorantoni.
I cosidetti Analfabeti funzionali
https://t.me/andreacolombini/9754

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Rosario Muto

Giusto per restare e reclamare sempre lo stesso argomento.


I cialtroni? Meglio non cadere nella loro trappola!


IN AUMENTO ALLERGIE A DENTIERE E PROTESI ANCA
https://www.sidemast.org/blog/in-aumento-allergie-a-dentiere-e-protesi-anca/
 12 Apr 2010 09:08 Rassegna stampa


Allergici a dentiere, anche «artificiali», stent, cerotti che rilasciano farmaci. E' in aumento il numero di pazienti che non tollerano dispositivi medici come questi: una persona ogni mille, secondo le stime attuali. E le reazioni allergiche crescono del 6% l'anno. La pelle si arrossa, compare il prurito, a volte si fa perfino fatica a respirare, proprio come quando a far star male è qualcosa che abbiamo toccato o mangiato.

Lo segnalano gli esperti riuniti per la Winter Academy of Dermatology, a Saint Moritz, dall'8 all'11 aprile.

«I dispositivi che più spesso danno luogo a reazioni allergiche sono le protesi dentali e quelle ortopediche, ad esempio le sostituzioni di anca o di ginocchio - spiega Jana Hercogovà, presidente del congresso e ordinario di Dermatologia all'Università di Praga - Il motivo quasi sempre è rappresentato dalle componenti metalliche di questi dispositivi: nichel, titanio, cobalto, cromo, che possono essere presenti nella protesi e dare luogo a reazioni allergiche, possibili tuttavia anche nei confronti dei polimeri plastici impiegati in questi strumenti».

In Italia sono ormai 26 milioni le persone che portano una protesi dentale e oltre un milione i pazienti che hanno ricevuto una protesi ortopedica, in crescita al ritmo di 180 mila nuove protesi articolari impiantate ogni anno.

«Con un bacino di utenti che man mano si è sempre più allargato, le allergie ai dispositivi medici si manifestano oggi con maggiore frequenza», afferma l'esperto.

Sono possibili anche reazioni allergiche ai pacemaker, ai defibrillatori e agli stent intravascolari impiegati per la terapia di aritmie, coronaropatie e infarto: secondo un'indagine condotta dalla Northwestern University di Chicago su oltre 5.700 persone che avevano ricevuto uno stent, le reazioni di ipersensibilità colpiscono un paziente ogni trecento e sono addirittura fatali in un caso su 1.500. A causarle sono spesso i polimeri che ricoprono lo stent: materiali di sintesi, per lo più innovativi, di cui di rado si conosce il profilo allergenico.

Altrettanto «pericolosi», avvertono gli esperti, i cerotti transdermici, le cannule per ossigenoterapia, i sacchetti per colostomia: questi dispositivi possono rilasciare infatti sostanze allergizzanti come idrossipropilcellulosa, acrilati, gomme, limonene e resine epossidiche che, nei soggetti sensibili, danno luogo a dermatiti da contatto.

«E' importante essere consapevoli della possibilità di allergie a dispositivi medici», sottolinea Gino Vena, ordinario di Dermatologia all'Università di Bari. «Sarebbe infatti opportuno, prima di impiantare una protesi o di utilizzare un dispositivo medico qualsiasi - prosegue - fare un patch test allergico classico impiegando i materiali che compongono il dispositivo stesso. Questa precauzione è particolarmente utile in chi ha già manifestato allergie o dermatiti da contatto. Le reazioni infatti possono spesso essere gestite con cortisonici o ciclosporina, ma in alcuni casi è necessaria la rimozione dell'impianto: se si tratta di protesi articolari o di stent, pacemaker e defibrillatori ciò può essere assai problematico. Per questo è consigliabile una valutazione preventiva», conclude Vena.

Inserito da segreteria SIDeMaST

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Rosario Muto

Il mondo al capolinea!,
ormai dopo secoli di storia e di consumi distorti, siamo alla consapevolezza  dei danni della chimica e dei cialtroni babbei di cui pagheranno tutte le conseguenze, la medicina e gli adepti stessi, i medici.
Si, sto parlando con voi cialtroni babbei.
Ormai nonostante le vostre forme illusorie, i vostri discorsi razzisti, non attaccate più nessuno. Le mie informazioni, supportate da una enorme quantità di ricerche scientifiche e da mie considerazioni e innovazioni, supportate da mie pubblicazioni, hanno fatto si che il mondo è più consapevole delle vostre porcate etc. sta cambiando.
E' inutile che mi mandiate link e commenti in relazione ai consumi e agli interessi del mercato riguardo le industrie e del titanio, alluminio, cromo cobalto, la zircnonia etcc. Ormai in contrapposizione e abbastanza significativa è la gravissima situazione dei malati a livello globale, e questo non solo oggetto di studi ma è anche la grande preoccupazione della FDA e di tante agenzie pro salute di controllo a livello globale.
Il futuro per voi? E' solo il mio protocollo "TTSVGEL".
Rosario Muto
 

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Mentre la chimica è la scienza infinita che studia i fenomeni della materia, le loro trasformazioni permanenti, la biochimica, scienza dei fenomeni biologici, ne studia il rapporto e la loro convivenza.

Certo è che, fin dal lontano passato a oggi la ricerca ha sempre stimolato chi studia e sviluppa il nuovo, purtroppo però gli interessi di alcuni hanno sempre ostacolato e nascosto quei fenomeni negativi riguardo materiali o sostanze che non rispettano la biocompatibilità.

In questa pagina sono pubblicate relazioni a fronte di ricerche internazionali rivolte a situazioni e patologie dipendenti dall'uso di materiali come in questo caso i metalli o meglio dire le leghe metalliche per la realizzazione di: Dispositivi Medici - Chirurgici e tutti gli oggetti a noi cari come gioielleria ecc.

Il lungo elenco bibliografico mette in evidenza l'importanza del grave problema sentito a livello internazionale in particolar modo nel settore professionale.

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Malati di metalli - Tomo 1 e Tomo 2