AIPO Associazione Italiana Periti Odontotecnici
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MioDottore sito degli incompetenti in ambito odontoiatrico
Lo zirconio in natura esiste, è come il diamante, è certamente radioattivo, lo è come tutti gli oggetti swarosky, diciamo che è un ricavato da elementi estratti dalle sacche di uranio. La zirconia è un agglomerato di ossidi ricavati da elementi detti metalloidi, proprio da elementi radioattivi.
Siccome questi elementi non hanno una loro formazione atomica, quindi non hanno nessun legame chimico fisico, questi vengono introdotti in una miscela di neosilicato, il vetro............................
Dopo una lavorazione di compressione a 600 atmosfera, per renderli compatti e non per purificarli, vengono trasformati in una sorte di cialda in modo che le macchine cad cam possono lavorarli fino ad ottenere le famose strutture dentali, poi successivamente queste strutture in zirconia vengono sttoposto ad una azione termica in modo che il neosilicato si fonde e ingloba questi ossidi radioattivi.
Attenzione, tutte le varie storielline della sicurezza di cui raccontano i medici è solo una versione di garanzia dettata a chiacchiera dalle aziende, loro i medici sono solo degli estremi incompetenti in materia, la protesi la fa l'odontotecnico, gli ambienti scientifici sono tutti corrotti, i centri di certificazione sono tutti collusi.
Comunque sia i medici che gli odontotecnici sono solo avidi di presunzione, sono dei veri e propri cialtroni irresponsabili verso i diritti e la salute degli altri.
https://lariacherespiriamo.wordpress.com/2016/05/06/rosario-muto/
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Litio e rischio di tossicità: casi in Australia, e nelle protesi dentali?

 

https://www.farmacovigilanzasif.org/sezioni/safety-news/agenzie-internazionali/2017/11/07/litio-e-rischio-di-tossicita-casi-in-australia/

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

Il litio ha un indice terapeutico ristretto. Pertanto, durante la terapia con questo farmaco è importante effettuare un regolare monitoraggio dei livelli ematici oltre che clinico.
Non riconoscere i primi segnali di tossicità può determinare un ritardo nel trattamento e un esito sfavorevole che nei casi peggiori può essere fatale.

I sintomi precoci di tossicità da litio sono svariati e aspecifici e possono includere: tremore, diarrea, nausea e vomito, poliuria, sete, sonnolenza, agitazione, atassia e debolezza musoclare, iperreflessia.

La sede più importante di tossicità è il sistema nervoso centrale. Le manifestazioni neurologiche dell’intossicazione da litio includono atassia, disartria, disfagia e alterazioni cognitive possono essere non del tutto reversibili nonostante il trattamento sia appropriato. Una severe tossicità può determinare l’insorgenza di convulsione, mioclono e coma.

La tossicità da litio può derivare da una riduzione della filtrazione glomerulare, da un aumento del riassorbimento tubulare o da un alterato volume di distribuzione.
Una serie di fattori possono aumentare il rischio di tossicità:

  • Alterazione della funzionalità renale
  • Età avanzata (>50 anni)
  • Diabete insipido nefrogenico
  • Disidratazione (perdita di liquidi da vomito, diarrea ed eccessiva sudorazione)
  • Riduzione dell’introduzione di sale
  • Disfunzione tiroidea
  • Patologie concomitanti
  • Farmaci che riducono la clearance del litio (es. FANS, ACE-inibitori, sartani e diuretici)

Fino al 17 maggio 2017, l’Autorità regolatoria australiana ha ricevuto 58 segnalazioni in cui il farmaco sospettato di tossicità era il litio. In 2 di questi casi, l’esito è stato fatale.
I livelli serici del litio non sono stati riportati in tutti i casi tossicità. Nei casi in cui sono stati riportati, i livelli variavano da 1,09 a 5, 72 mmol/L. In 7 casi il livello di litio era < 1,5 mmol/L.
In 17 casi sono state identificate interazioni con altri farmaci come fattore che potrebbe aver contribuito ed in 4 casi possono aver giocato un ruolo.
In alcuni casi è stato riportato un dosaggio inappropriato come possibile causa che può aver contribuito alla tossicità.
Pensate che ci fanno anche le protesi fisse, dentro c'è anche l'uranio!

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IL DOTTOR STEFAN LANKA SPIEGA CHE I VIRUS NON ESISTONO E CHE LA SCIENZA MEDICA SI POGGIA SU TEORIE PRIVE DI SENSO.

Nei primi mesi del 2020 il Dottor Stefan Lankamicrobiologo e virologo tedesco, ha pubblicato un illuminante documento in Pdf intitolato The Misconception called “VIRUS”, che trovate in fondo a questo articolo oltre che a questo link: https://davidicke.com/wp-content/uploads/2020/07/Paper-Virus-Lanka-002.pdf.

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Il dottor Stefan Lanka, il microbiologo tedesco che ha vinto il processo sul virus-morbillo nel 2017 rendendo di fatto illegale l’obbligo di vaccinazione imposto dai governi di tutto il mondo.

Nel documento Lanka smonta tutte le teorie sui virus e sui batteri, oltre che la teoria cellulare e quella sul DNA, dalle quali derivano gli attuali dogmi della “scienza medica”. Approcciarsi a questi argomenti richiede molto coraggio e una grande volontà di uscire fuori dalle gabbie mentali perché smonta uno per uno tutti i dogmi sui quali poggia l’attuale scienza e medicina, quindi ha un impatto (positivo) sulla nostra vita quotidiana.

Prima di descrivere le sue scoperte, Lanka fa una premessa: “Capisco che per tutte le persone direttamente coinvolte come medici, virologi,

operatori sanitari, ma soprattutto per le persone che sono state duramente colpite dal sistema e che soffrono a causa di diagnosi errate o che hanno perduto i propri cari per tali errori, può essere difficile accettare intellettualmente la spiegazione della realtà che propongo in questo articolo. Al fine di evitare che la “teoria dei germi” si trasformi in un pericolo concreto, come è accaduto con l’AIDS, la BSE,[1] la SARS, la MERS,[2] il “virus” CORONA e vari altri casi di influenza animale, o affinché non si verifichino episodi di disordine pubblico, chiedo gentilmente alle persone che stanno scoprendo in questo periodo i fatti che dimostrano la “non esistenza” dei presunti virus, di discutere dell’argomento in modo calmo e obiettivo”.[3]

Il dottor Lanka ha dimostrato che il virus del morbillo non esiste, vincendo nel 2017 una causa importante presso la Corte Suprema tedesca. Nonostante ciò in Germania il vaccino contro il morbillo è stato reso obbligatorio a partire dal 1° marzo 2020.


NOTE: