AIPO Associazione Italiana Periti Odontotecnici
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allergieodontotecnica

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Rosario Muto

C.T.U. Consulente Tecnico Esperto della Procura Nazionale e di tutti i cittadini del mondo

Innovazioni biotecnologiche in campo salutare dei dispositivi protesici degli odontotecnici.

Video Presentazione del convegno

"Soluzioni alla tossicità dei metalli in odontotecnica"
https://youtu.be/gsmOMF5df9w

"Video Convegno odontotecnici -

Soluzioni alla tossicità dei metalli in odontotecnica"

https://youtu.be/8pdKtzu4RLY

L'unico sistema al mondo per modificare lo stato fisico in materia di ogni dispositivo o oggetto costruito in lega nobile e di conseguenza renderlo stabile e bioinerte in tutte le sue applicazioni e in tutte le innovazioni tecnologiche. TTSVGEL
Elettrogalvanismo e dissociazione ionica -

  Le correnti elettrogalvaniche orali e rilascio ionico di metalli pesanti, radicali liberi, interferenze e disfunzioni in attività biologiche.
Che cosa sono le correnti elettrogalvaniche orali?
Iniziamo nel affermare che gli unici materiali accusati di sviluppare correnti galvaniche sono proprio tutti quei materiali costituiti da metalli,
quindi parliamo delle classiche amalgama costituite al 50% da polveri metalliche e l'altro 50% di metallo liquido, il mercurio.
Altri metalli invece sono  leghe metalli classificate nobili e leghe non nobili stellitiche.
A parte la tossicità delle amalgama a causa della sua conducibilità e del rilascio ionico degli elementi e soprattutto il mercurio sotto più forma comunemente le leghe metalliche hanno molteplici reazioni e interferenze specialmente per quello che può essere tutto un time out neurovegetativo oltre alle mille malattie immunologiche.
Le leghe metalliche hanno una forte capacità di sviluppo e di contenimento elettrico, come anche una buona conducibilità ed elettroemissione particolarmente in presenza immersa in sostanze liquide i liquidi elettrolitici biologici come la saliva, il sangue ed il sudore.
L'elettrogalvanismo è legato ad un fattore di interferenza chimica, un fattore del tutto naturale dipendente nel momento stesso in cui si realizza la lega metallica e delle sue successive trasformazioni e lavorazioni per lo costruzione di un qualsiasi oggetto o dispositivo sanitario.
Questa situazione è una forma di instabilità elettrochimica per cui in presenza  di liquidi elettrolitici regolati da un fattore acido pH, varia la propria attività elettrica ed il rilascio più o meno di ioni = radicali liberi.
Qualsiasi elemento rilasciato sotto forma ionica è definito metallo pesante tossico, anche se alcuni più pericoloso o meno, comunque sono soggetti a interferire in molteplici situazioni patologiche.

Solo attraverso l’uso di leghe nobili esenti da: rame, nichel, cadmio, ferro, costituita solo una lega di palladio argento trattata mediante il protocollo TTTSVGEL è possibile stabilizzarle e renderle totalmente bioinerti a vita.


Abstract

di Rosario Muto
Le leghe che vengono usate in odontoiatria, anche se controllate per purezza e tollerabilità, in seguito a lavorazione non corretta e soprattutto se si tratta di leghe dette “vili”, possono innescare ossidazione con produzione più o meno marcata di ioni e dare l’avvio a patologie orali o a
sintomatologie- all’inizio dette funzionali- ed in seguito tramutarsi in vere e proprie patologie degenerative o addirittura concorrere a deficit od alterazioni immunitarie.
A causa della saliva, la presenza di altri inquinanti ambientali e non, una alimentazione non perfettamente adatta, una lavorazione male eseguita in laboratorio anche con riutilizzo massivo di vecchia lega anche se di ottima qualità- per questi ed altri motivi- si modifica e da reticolo  cristallino regolare si passa ad una forma instabile con elettroni liberi ed elevato potenziale elettrochimico, con formazione di ossidi che diffonderanno continuamente nell’organismo.
Purtroppo, a fine del processo produttivo, qualsiasi oggetto al 99% è inquinato: vuoi per lo stesso passaggio di stato (solido-liquido-solido), vuoi per i materiali stessi utilizzati in tutto il ciclo produttivo, dalla cera al rivestimento, al crogiolo, alle sostanze per la fusione stessa, l’interazione
atmosferica, gas, sistemi e materiale di rifinitura, acidi, sabbiature, gli stessi contenuti nel cassetto, l’errato trattamento termico detto di ossidazione, senza dimenticare che alcuni componenti sono
loro stessi ritenuti inquinanti.
Il corso ha lo scopo di analizzare l’aspetto e il comportamento chimico dei materiali in ambito odontoprotesico, l’imprudenza e/o la tranquillità nel rispetto della propria responsabilità Professionale, di acquisire valore aggiunto intrinseco e nei riguardi della Salute del Consumatore,
nonché quello di analizzare un protocollo ed una sostanza che applicata su oggetti metallici in lega soltanto a base aurea durante il percorso di realizzo, muta quella presenza elettrodinamica in una forma statica; questa sistematica non solo inibisce la classica attività elettrogalvanica con la conseguente dissociazione ionica dei metalli verso i tessuti e i liquidi etc. ma, avvalora in modo eccezionale le caratteristiche tecniche qualitative, estetiche e biologiche.
Obiettivi didattico/formativi
La presenza di leghe preziose nelle protesi odontoiatriche può comportare l’insorgenza di problemi legati alla composizione delle stesse leghe utilizzate. Vengono fornite cognizioni tecniche e metodologie per consentire, durante la fabbricazione del manufatto protesico, di ovviare
successivamente a questi eventuali problemi, mediante trattamenti operati sulle leghe in questione.