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Odontoiatria low cost

(1 voto, media 5.00 di 5)

Lo scandalo francese delle protesi cinesi, con contenuti di piombo 11 volte superiori di quanto previsto dalla comunità europea per i giocattoli, è rimasto in gran parte inascoltato in Italia. Nel frattempo l’incremento nel territorio nazionale di strutture dentistiche low-cost e in franchising ha incentivato l’importazione di protesi dentarie dai paesi emergenti.

Ecco il motivo per ricominciare a parlare di tracciabilità della protesi un problema per i consumatori e per gli addetti ai lavori quando in mancanza di regole e della necessaria  trasparenza si rischia di favorire speculazioni senza limiti ai danni di tutta la filiera (pazienti, medici, odontotecnici).

I destinatari del video sono pazienti, odontotecnici e medici che vogliono sostenere la causa della protesi di qualità, perchè la qualità non ha nulla da temere nella trasparenza e nella tracciabilità.

Se vuoi aiutare a sensibilizzare su questo problema  condividi questa pagina includendo il link in una mail, nel tuo sito oppure inserisci questo link su Facebook: http://www.youtube.com/watch?v=TviC5_VbEr0

Fonte: http://www.odontotecnici.net/news/2010/037articolo2010.htm

Ultimo aggiornamento (Martedì 25 Maggio 2010 22:51)

 

Commenti  

 
0 #2 Vito Palumbo 2010-07-30 07:13
Milano, la truffa dei dentisti low cost: in tre hanno chiuso e sono spariti con i soldi

Non si arresta il giro di truffe tra gli studi dentistici milanesi. Sono salite a tre, nel capoluogo lombardo, le cliniche dentistiche i cui proprietari, in totale 5, tutti spagnoli, sono scomparsi dopo aver intascato i soldi dei malcapitati clienti lasciando centinaia di persone con lavori in sospeso e conti già pagati.
Secondo le ultime stime i truffati sarebbero almeno 4.500. I loro dentisti, infatti, avrebbero chiuso improvvisamente , portando con sè i soldi anticipati da finanziarie che continuano a pretendere da loro il pagamento delle rate nonostante i proprietari restino latitanti.
I titolari che hanno abbandonato questi studi hanno tutti tra i 35 e i 45 anni, sono senza esperienza imprenditoriale e si teme siano dei prestanome. Tra loro ci sono Angel Aranda Gonzalez, Carlos Munoz Penalver, della “Clinica odontoiatrica di viale Monza, Josè Lopez Torreblanca e Francisco Perez Rubio, padroni della “Dental Line” e Luis Guinle Barbeito, che aveva messo su la “Dental Plus” in via Meda.
Brutto risveglio anche per i dipendenti: circa una trentina tra centraliniste, assistenti di poltrona, impiegate e contabili sono stati licenziati, mentre sono stati lasciati senza motivo e senza stipendio i dentisti. Tutti liberi professionisti giovani, che secondo alcuni sarebbero totalmente inesperti.
Allarmata l’Aio (Associazione italiana odontoiatri), che parla di “momento delicato per il settore”, con l’invasione dei low cost senza regole precise. In ognuno di questi centri, considerati di ultima generazione, il dentista chiede in laboratorio una corona al massimo di 120 euro ma una di buona ceramica costa ai medici tra 320 e 450 euro. E’ il caso degli studi dentistici degli spagnoli, che per risparmiare sembra utilizzassero materiale scadente, con tutte le conseguenze annesse.
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+1 #1 giovanni 2010-05-22 07:54
cari amici odontotecnici, sarebbe bello che si avverasse la giusta ambizione di avere il riconoscimento di un giusto profilo professionale ma, la piaga maggiore del mondo dentale è quella fiscale.... se gli odontoiatri continueranno ad evadere sistematicament e l'80% del movimento protesico, non ci sarà mai una vera rivoluzione del settore.
Quindi si prema pure sulla tracciabilità ma allo stesso modo si faccia pressione affinchè gli odontotecnici possano fatturare con tranquillità ogni loro prodotto e non essere costretti alle arti circensi per giustificare la loro esistenza professionale.
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