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Protesi tossiche made in China

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Cronaca del Veneto, 23 Luglio 2010

I dentisti veneti dell’Andi chiedono la chiusura delle frontiere per i prodotti artificiali provenienti da Cina, India e Madagascar, perché privi di certificazione e preparanoun accordo con gli odontotecnici a tutela della qualità.

I dentisti veneti sono prontialla guerra contro l’arrivo delle protesi extracomunitarie. L’Associazione italiana dentistiitaliani (Andi) ha infatti suonato l’allarme, chiedendo ilsequestro dei denti provenienti da una lista di paesi che non danno certezza sulla sicurezza e sulla composizione del prodotto. Il Veneto è sceso per primo sul campo di battaglia. "Andi Veneto firmerà a breve un accordo ad hoc con gli odontotecnici di Confartigianato, indignati per questo andamento che danneggia anche il loro lavoro. Un accordo che garantirà al 100% la qualità dei componenti che utilizzano i dentisti nostri associati e che andrà a rafforzare ulteriormente gli standard di qualità già adottati", spiega il presidente degli iscritti all’associazione della nostra regione, il veneziano Luca Dal Carlo. “Indicheremo il luogo di fabbricazione di tutti i componenti dei nostri lavori protesici – aggiunge EnricoTolio, presidente veneto della federazione nazionale degli odonototecnici italiani (Fena-odi) di Confartigianato - colmando così il gap normativo che ancora oggi, nel nostro Paese, impedisce ai pazienti non solo di conoscere chi ha realizzato le protesi che vengono installate e soprattutto di avere la certezza che il prodotto è stato realizzato da imprese iscritte e registrate al Ministero della Salute. Le lavorazioni poi sono garantite durante tutto il loro ciclo di produzione. Nel mirino di dentisti ed odontotecnici ci sono protesi e denti artificiali che arrivano prevalentemente da alcuni paesi extracomunitari. In particolare da Cina,Marocco, India e Madagascar. Prodotti sui quali, secondo chi con i denti ci lavora, mancano sicurezze, sia sulla loro reale composizione che sul metodo di lavorazione. Per questo motivo deve diventare immediato lo stop delle importazioni di tutto il materiale privo di certificazioni di qualità. Dal Veneto, insomma, parte la guerra alle cure dentarie low cost. E non solo con la richiesta di chiudere le frontiere alle protesi ma anche in previsione di adottare azioni legali nei confronti di verificare con controlli e azioni legali nei confronti di chi pratica prezzi troppo bassi e quindi sospetti. Gian Luca Fiorino

Last Updated (Tuesday, 26 October 2010 13:23)

 

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