AIPO Associazione Italiana Periti Odontotecnici
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Rosario Muto

Quando i cialtroni imbecilli, mercenari, nonostante le varie evidenze scientifiche continuano a distruggere la vita altrui per l'unico scopo del denaro e di una ideologia satanica.
Certo che ci vuole un bel coraggio a esporsi in rete e raccontare le loro
ideologiche puttanate e non solo, definizioni dei comportamenti dei materiali senza alcunchè motivo chimmico intrinseco, questi danno fiato alla loro bocca come quando un culo scorreggia.
Sono dei veri cialtroni imbecilli mercenari.
Leggete bene di quanto ho recuperato in rete:

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Rosario Muto

https://www.ttsvgel.it/pubblicazioni-e-bibliografia/169-il-2-libro-di-rosario-muto-condizionati-dai-metalli-pesanti.html?start=1

Rosario Muto

                               “Condizionati dai metalli pesanti”

Elettrogalvanismo, interferenze bioelettriche, dissociazione ionica di metalli pesanti e immunopatologie.

Ne l'organismo umano, ne di alcun animale ha "ancora preparato" qualche sistema per metabolizzare e quindi eliminare i cosiddetti "metalli pesanti" di cui si carica quotidianamente tramite l'aria che respiriamo, il cibo che ingeriamo, le otturazioni dentarie, protesi metalliche, tatuaggi, piercing ecc.  
E' stato calcolato che occorrerebbero circa un milione e mezzo di anni affinché il sistema immunitario umano possa auto-eliminare i metalli pesanti.
Le correnti elettrogalvaniche orali e/o in tante altre situazioni ove la presenza di dispositivi invasivi chirurgici o oggetti metallici art body, il rilascio di ioni di metalli pesanti e i radicali liberi creano interferenze e disfunzioni in svariate attività biologiche.
Che cosa sono le correnti elettrogalvaniche orali? (Vera elettricità auto-prodotta).
Iniziamo con l'affermare che gli unici materiali accusati di sviluppare correnti galvaniche sono tutti quei materiali costituiti da metalli. Parliamo dei classici amalgami costituiti al 50% da varie polveri metalliche e al 50% di mercurio; le leghe metalliche classificate in nobili e non nobili (dette stellitiche).
La tossicità degli amalgami è causata dalla  conducibilità e dal rilascio ionico degli elementi che le compongono e soprattutto dal mercurio (Riconosciuto, da svariati decenni, in letteratura scientifica internazionale come la sostanza più tossica che esista sulla Terra).
Le leghe metalliche hanno molteplici reazioni e interferenze biologiche, a carico un po’ di tutti gli organi ed apparati (si parla a tal proposito di un time out neurovegetativo), oltre a legami con numerose conseguenti malattie immunologiche.
Le leghe metalliche hanno una forte capacità di contenere e sviluppare correnti elettriche ed anche una buona conducibilità ed elettro-emissione, particolarmente se immerse in sostanze liquide o in soluzioni elettrolitiche biologiche come la saliva, il sangue ed il sudore.
L'elettrogalvanismo è legato a fenomeni di  interferenza chimica, fattori del tutto naturali dipendenti dal processo stesso di realizzazione della lega metallica e dalle successive trasformazioni e lavorazioni per la costruzione di un qualsiasi oggetto o dispositivo sanitario.
Le leghe metalliche si trovano così in uno stato di instabilità elettrochimica, per cui in presenza  di liquidi elettrolitici ad un pH acido, variano la propria attività elettrica rilasciando ioni (radicali liberi).
Qualsiasi elemento metallico rilasciato sotto forma ionica è definito metallo pesante tossico, anche se alcuni di questi metalli sono più pericolosi e altri meno, sono comunque in grado di interferire con la normale fisiologia e determinare molteplici situazioni patologiche.
Solo attraverso l’uso di leghe nobili esenti da rame, nichel, cadmio, ferro, e costituite esclusivamente da una lega di palladio e argento, trattate mediante il protocollo “TTSVGEL”, è possibile ottenere leghe stabilizzate e totalmente bioinerti a vita.

Quante intolleranze a oggetti, materiali, farmaci, alimenti e protesi!?

Siamo sicuri che i dispositivi protesici dentali prodotti dalle aziende o dagli odontotecnici sono biocompatibili? “Biocompatibilità degli oggetti e/o dispositivi protesici e il test di sicurezza".
A parte l’idoneità del materiale se valido, siamo sicuri che dopo la trasformazione e la lavorazione tecnica per ottenere il suddetto dispositivo non affiorino a contatto con i tessuti e i liquidi biologici reazioni occulte indesiderate che interferiscono e responsabili di patologie?
La normativa europea 93/42 prevede che tutti i prodotti, i materiali, prodotti alimentari, i farmaci, le terapie, gli strumenti e attrezzature che si usano in modo invasivo e a contatto con il sistema biologico umano devono essere sicuri e non devono suscitare nessun tipo di problemi, devono tutelare e prevenire ogni forma di avversità nei confronti della persona.
Purtroppo la maggior parte degli operatori non ha chiaro questo concetto, non è consapevole del problema chimico tossico ne giuridico penale.
Sempre la normativa europea ha deliberato un manuale dove le linee guida sono molto chiare nel determinare che oltre a utilizzare materiali certificati comunque gli operatori devono essere vigili anche nel applicare protocolli e metodi consoni e rispettosi nella suddetta prevenzione.
Una buona cosa e scarosanta a tutela sia degli operatori sia a tutela del Consumatore è quella di certificare i propri manufatti attraverso dei test di citotossicità e biocompatibilità presso il centro……………dove con una attenta analisi test e verifica di idoneità si ha un certificato protocollato a ogni produttore che ne fa richiesta.

Se cliccate il link di cui sopra, potete leggere e informarvi ancora e di più.

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Rosario Muto

Nanoparticelle, ossidi, ruggine di cromo cobalto rilasciato dalle posate, un rilascio graduale per una intossicazione patologica nel tempo.

Avete mai visto questo effetto, la rugine delle posate o di altro?
Ebbene, queste immagini vi mostrano, vi fanno capire come il tanto famoso acciaio, acciaio inox 0 cromo cobalto sia in grado di comportamenti ionizzanti, a contattto con l'umido, o a contatto con l'acqua, dopo asciugate e rimesse nell'apposito porta posate si attua il rilascio di micropartecelle tossiche di cui noi ingeriamo tutti i santi momenti della nostra vita.
Figuriamoci a contatto o immerso (l'acciaio) nel corpo umano e/o nel liquidi biologici.
Questo sapere, questa storia è saputa e risaputa da secoli, addirittura nel 2007 ci fu lo scandalo cui in Italia, sul mercato italiano furono immessi tanti strumenti e non solo della cucina, strumenti realizzati in cobalto radioattivo cui la lega partita dalla russia, fermatosi in Cina dove vennero confezionati gli strumenti per poi arrivare in Italia.
L'idea come al solito è sempre la stassa, lucro e ammalamento per tornaconto delle aziende farmaceutiche.
Fate un po di analisi del sangue e delle urina e vedrete.
E così anche e soprattutto i dispositivi sanitari, terapeutici e oggettistici.
Lo stesso dicasi per la lega al titanio.
Per la cucina è meglio utilizzare le pentole in pietra ollare e le posate in legno di ciliegio o bamboo!
Lavate sempre il tutto con l'aceto e poi con abbondante acqua e bicarbonato.

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Rosario Muto

Quando gli interessi stravolgono la scienza e la biologia eludendo perfino le stesse normative previste a livello internazionale, la EU 93/42

Oggi più che mai siamo determinati ad uscire dal "Deep State " del gioco di potere dietro una ormai chiara ideologia distruttiva di chi vuole imporre regole a livello europeo travisando nel suo complesso regole senza rispetto dei diritti umani acquisiti nel corso storico di ogni singolo paese di questa enorme comunità.
Nel lontano 1997 con grande illusione si paventava  l'aggregazione e la creazione di una grande comunità con promesse e rispetto in modo da stravolgere in bene ogni ingiustizia e con regole ferree a favore del cittadino, ma era solo una pia illusione.
Il gioco era stato già deciso, gli interessi erano ben altro di cui oggi nel 2023 molti si sono svegliati e hanno capito con grande dissenso.
Tra il 1997 e il 2003 nacque il regolamento europeo EU 93/42,  regole e leggi cui regolavano il mercato, i prodotti e le responsabilità  per qualsiasi fattispecie operatore in ambito comunitario.
Il marchhio CEE illlusoriamentee era una formamentis di tutela a garanzia di ogni cosa, beni e servizi ma, dopo poco si è capito l'inganno.
Si parla ti tanto, di come la chimica fosse l'antitesi della vita, la principale responsabile di ogni patologia, la principale responsabile dell'inquinamento, e da allrora in poi ci hanno massacrato attraverso i media con le responsabilità e con il terrore etc. etc.
Mi ricordo che nel mezzo dell'anno 2000, la comunità eruropea fece una dichiarazione molto determinante e molto preoccupante: "abbiamo perso il controllo della chimica".
Oggi o da un po di anni ci ritroviamo la chimica ovunque, nell'acqua, nell'aria, nel cibo, e soprattutto nel settore produttivo agricolo.
Ma... parliamo di quello che secondo le regole della normativa EU 93/42
Lo sapete, ne siete a conoscenza che ogni oggetto, indumento, dispositivo diagnostico terapeutico,  protesico, contenitore alimentare, non devono avere comportamenti ionizzanti, o di rilascio di sostanze, o comportamenti come se fossero farmaciindipendenti terapeutici?
La verità...............
Purtroppo la verità è inaspettata, la verità è il contario di quello promesso.
Proprio nel settore sanitario e per giunta del dentale, tutto quello che si utilizza è chimica, tutti i dispositivi in: cromo cobalto, in titanio, in zirconia e matriali a base di carbonio, e le resine, hanno un comportamento come i farmaci, cioè ionizzano, si sciolgono nella saliva e nei tessuti, negli organi e nelle cellule.
Volete saperne di più e volete conoscere la verità scientifica?
Chiedete la mia consulenza.
Cercate in rete, fate domande in rete e troverete tanto per esaudire quanto è da tempo che faccio questo tipo di informazione.
Rosario Muto

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Protesi in zirconia e ceramica, no grazie non voglio morire………
Andare nelle mani dei cialtroni si rischia la vita.
A parte tutta la mia relazione in questione, cliccate su questi due link e leggete le contraddizioni e le puttanate scritte per mascherare la situazione
https://www.chemos.de/import/data/msds/IT_it/10026-11-6-A0014856-IT-it.pdf

https://www.carlroth.com/medias/SDB-1776-IT-IT.pdf?context=bWFzdGVyfHNlY3VyaXR5RGF0YXNoZWV0c3wyNzc5NzF8YXBwbGljYXRpb24vcGRmfHNlY3VyaXR5RGF0YXNoZWV0cy9oYjcvaDlkLzkwNTIxNTM5NzA3MTgucGRmfGJiNDc1MmZhMTEwNGI4ZTUwODBjYTlkNzU0ZWE0ZTE0MjUyZDQ4MGU3ZTMwNDZlOGZlM2MwMTNiOWFlMGMyYTQ

L’ignoranza degli operatori e la tossicità dei materiali in campo protesico dentale, ortopedico, e non solo, sono il grande dilemma della globalizzazione attuale.
Un allarme ormai di grande interesse, gli operatori si son fatti accecare, si son fatti plasmare, convincere dalle grandi forme di marketing ingannevole sui materiali dai grandi interessi multi aziendali e istituzionali.
Ogni qualvolta mi torvo a parlare in ambiente universitario, i vari personaggi, ricercatori, i vari professori non corrotti, riconoscono la grande tossicità di: zirconia/o e disilicato che è la stessa cosa, delle ceramiche totali pressate etc.
Al di la della loro tossicità e radioattività intrinseca dei materiali stessi, i successivi problemi patologici hanno a che fare soprattutto con il tipo di lavorazione industriale, artigianale laboratorio odontotecnico ed infine la cementazione dei suddetti dispositivi in cavità orale.
Già durante la lavorazione industriale questi materiali subiscono un inquinamento e nel loro contesto per la loro morfologia e dimensione e volume (nanoparticelle leggerissime libere nell’aria), risultano inquinanti soprattutto per l’ambiente e quindi inalate dai malcapitati cittadini, animali e tutto il mondo vegetale che ci circonda.
Molti odontotecnici per il tipo di lavorazione del materiale, sono affetti da patologie abbastanza gravi e soprattutto da tumori, il linfoma, tumori alle vie respiratorie, ai polmoni, all’intestino e via dicendo, solo che ipocritamente non affrontano il reclamo della situazione per paura di perdere il premio, il viaggio verso la famigerata presunzione di essere.
Proprio in quest’ultimi anni, una azienda del nord Italia, la “Zircozahn” di Enrico Steger, proprio per la
lavorazione della cosiddetta zirconia, a braccio pantografo senza nessun tipo di protezione (art. 626
violazione tutela salute in sede lavorativa), tanto il tipo di materiale (nanomateriale al disotto di un micron) non esistono sistemi di protezione, un materiale talmente elettromagnetico, dichiarato perfino nocivo ambientale, ha i propri dipendenti affetti da patologie avente correlazione diretta con il tipo di materiale utilizzato; questo non li associa al fattore malattie professionali, questo è una violazione bella e buona, visto che tanti centri di ricerca e organi competenti a livello internazionale hanno dichiarato la pericolosità di detto materiale, ed in diversi casi è stato dichiarato il divieto di uso.
La “Zircozahn” di Enrico Steger, ha sedi in tante altri parti del mondo ma, come lei di aziende produttrici di semilavorati di detto materiale pericoloso ne esistono tante ( IVOCLAR, DENTSPLAY, DEGUSSA etc.),
quindi vi lascio immaginare l’inquinamento ambientale.
Molti non sanno, ne l’odontotecnico, neanche l’ignaro consumatore immagina ma, la trasparenza morale risulta opaca, infatti continuando a parlare di tossicità, la realizzazione dei dispositivi dentali in questione per la loro completezza, necessitano di una colorazione superficiale con pigmenti detti ossidi metallici più uno strato di un sostanza per vetrificare la parte superficiale finale del rivestimento ceramico, questo anch’esso un elemento metallico molto pesante, il cosiddetto piombo.
E già, tutti sono prodotti marchiati CE, ormai il marchio CE è ovunque, ma chi applica il marchio CE? La sanità è più corrotta della politica, dai la bustarella e tutto passa, e tutto è buono, anche se è
tossico…………………………
Ma sapete cosa è, come è composta la cosiddetta zirconia o disilicato di litio?
Sapete cosa sono gli ossidi, i cosiddetti radicali liberi, conoscete la diossina, siete al corrente dei danni della industrie metallurgiche, l’Italsider di Taranto, Porto Malghera etc.?
Chi è che ha lanciato l’allarme dei detti materiali tossici nel dentale, in ortopedia e nella cosmetica?
international Agency ECHA said that the zirconia and toxic carcinogen
html
LIBRO BIANCO ESPOSIZIONE A NANOMATERIALI INGEGNERIZZATI ED EFFETTI SULLA
SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
20LibroBianco%20Introduzione%20HRrev2.pdfCordialmenteRosario Muto
Dalle fibre minerali alle nanoparticelle:
quali caratteristiche chimico-fisiche determinano la patogenicità delle
polveri inalate
La Zirconia inadatta come materiale protesico, lo conferma
uno studio Usa
italian&source=251055025105
2916.2009.03278.x/abstract
2916.2009.03278.x/abstract
Uno studio pubblicato sul numero di settembre 2009 del Journal of the American Ceramic
Society condotto dagli studiosi Jérôme Chevalier, Laurent Gremillard, Anil V. Virkar, David R.
Clarke conferma che l’utilizzo della zirconia nel campo biomedico, quindi anche nel settore delle
protesi odontoiatriche, non è così indenne da problemi come riportato dalle aziende che
distribuiscono i materiali odontoiatrici sulle proprie schede di sicurezza.
All’interno della nostra bocca infatti sono presenti particolari condizioni di temperatura, associata
alla presenza della saliva e delle mucose che fanno perdere alla lega quelle proprietà che ne
hanno motivato l’uso.
Lo studio, che si intitola “The Tetragonal-Monoclinic Transformation in Zirconia: Lessons
Learned and Future Trends”, conferma conclusioni cui già altri studi condotti su animali erano
giunti, cioè la pericolosità per la salute delle protesi in zirconia. Sempre più frequenti sono infatti i
casi di danni alla salute provocati dal potenziale elettrochimico di manufatti protesici e per i quali
solo l’informazione che a fatica si cerca di diffondere può contribuire ad identificarne la vera causa.
“Le ceramiche di ossido di zirconio, o zirconia, trovano ampia applicazioni in una varietà di energia
e di campi, dall’energia alla biomedicina per le particolari proprietà di robustezza, resistenza alle
rotture, la conduttività ionica e la bassa conduttività termica. Queste interessanti proprietà sono in
gran parte legate alla stabilizzazione in fase tetragonale e cubica attraverso la lega con ioni
aliovalenti. La grande concentrazione di siti vuoti introdotto per compensare la carica della lega
aliovalente è responsabile sia della conduttività ionica eccezionalmente elevata che della
conduttività termica eccezionalmente bassa, indipendente dalla temperatura. L’elevata resistenza
alla rottura mostrata da molte ceramiche di zirconia è attribuita Aal legame che si crea nella la
transizione da fase tetragonale a monoclina e la sua uscita durante la propagazione della frattura.
In altre ceramiche di zirconia contenenti la fase tetragonale, la tenacità elevata è associata alla
commutazione di dominio ferroelastica. Tuttavia, molte di queste caratteristiche interessanti della
zirconia, specialmente la resistenza alle fratture e la rigidità, sono compromessi dopo una
prolungata esposizione al vapore acqueo a temperature intermedie (~ 30 ° -300 ° C) secondo un
processo denominato low-temperature degradation (LTD), cioè degrado a bassa temperatura,
identificato per la prima volta più di vent’anni fa. Ciò vale in particolare per l’ossido di zirconio in
applicazioni biomediche, come protesi d'anca e protesi dentali. Esistono minori evidenze circa la
possibilità che lo stesso processo possa verificarsi anche nella zirconia utilizzata in altre
applicazioni, per esempio, i rivestimenti termici di zirconia, dopo lunga esposizione alle alte
temperature. Sulla base dell'esperienza acquisite con gli insuccessi delle teste femorali in zirconia,
così come gli studi sul degrado a bassa temperatura, è dimostrato che molti dei problemi legati a
tale degrado possono essere mitigati dalla scelta appropriata della lega e / o dal controllo di
processo.”
Lo studioso Jérôme Chevalier aveva già pubblicato nel 2005 un articolo dal titolo “Quale futuro per
la zirconia come un biomateriale?” e che aveva lo scopo di rivedere ed analizzare le attuali
conoscenze in materia a riguardo alla performance di lungo termine degli impianti femorali Aal fine
di distinguere i fatti scientifici e della speculazione.
Lo studio prese le mosse dai casi di fallimento delle teste femorali del 2001-2002 e dalle forti
controversie sul futuro della zirconia come biomateriale.
Siccome la zirconia distribuita da diverse aziende ha subito processi di lavorazione relativi alla
microstruttura diverse, vi è la necessità di valutare la loro sensibilità al passare del tempo con
l’ausilio di tecniche accurate ed avanzate in modo da aggiornare gli standard ISO, in particolare
per guadagnare la fiducia dei medici.
E’ possibile leggere l’abstract dei due studi visitando il seguente link:
Di seguito riportiamo l’abstract originale in inglese:
Zirconia ceramics have found broad applications in a variety of energy and biomedical applications
because of their unusual combination of strength, fracture toughness, ionic conductivity, and low
thermal conductivity. These attractive characteristics are largely associated with the stabilization of
the tetragonal and cubic phases through alloying with aliovalent ions. The large concentration of
vacancies introduced to charge compensate of the aliovalent alloying is responsible for both the
exceptionally high ionic conductivity and the unusually low, and temperature independent, thermal
conductivity. The high fracture toughness exhibited by many of zirconia ceramics is attributed to
the constraint of the tetragonal-to-monoclinic phase transformation and Aits release during crack
propagation. In other zirconia ceramics containing the tetragonal phase, the high fracture
toughness is associated with ferroelastic domain switching. However, many of these attractive
features of zirconia, especially fracture toughness and strength, are compromised after prolonged
exposure to water vapor at intermediate temperatures (~30°–300°C) in a process referred to as
low-temperature degradation (LTD), and initially identified over two decades ago. This is
particularly so for zirconia in biomedical applications, such as hip implants and dental restorations.
Less well substantiated is the possibility that the same process can also occur in zirconia used in
other applications, for instance, zirconia thermal barrier coatings after long exposure at high
temperature. Based on experience with the failure of zirconia femoral heads, as well as studies of
LTD, it is shown that many of the problems of LTD can be mitigated by the appropriate choice of
alloying and/or process control.
Zirconia, tumori e farmaco vigilanza.
OSSIDO di ZIRCONIO
TITANIO - scheda di Sicurezza
Ricordiamo anche che ogni protesi introdotta in bocca che contenga leghe metalliche basate su legami ossigeno, sono pericolose in quanto l'ossigeno (potente ossidante) permette ai metalli della lega il rilascio di ioni che sicuramente interferiscono con le reazioni biochimiche dell'organismo !
vedi:
Ossido di Zirconio - vedi: Materiali Dentari e denti tossici + Elettrogalvanismo dei materiali dentari +
Impianti dentari + Ricerca del CNR
Lo zirconio/a sostituisce la struttura portante di una protesi dentale, di solito le strutture vengono realizzate od in lega nobile, preziosa, in cromo-cobalto od in lega al titanio, rivestite poi dalla ceramica; questa ha la possibilità di ripristinare nella forma e nei colori, la naturalezza dei denti naturali.
Nelle ultime ceramiche certamente ritroviamo piccole percentuali di elementi radioattivi come lo zirconio, ma la loro rilevanza in percentuale è insignificante, è talmente bassa che non può essere calcolata.
Ecco cosa afferma l'associazione degli odontotecnici italiani:
"Lo zirconio è l'elemento chimico di numero atomico 40. Il suo simbolo è Zr. È un metallo di transizione biancogrigio, duro, il cui aspetto ricorda quello del titanio.
I tessuti umani tollerano facilmente questo metallo, che quindi è adatto per giunti e protesi artificiali impiantabili, nonche nella realizzazione di strutture per protesi dentarie. (da Wikimedia)
In campo dentale ne viene utilizzato l'ossido quindi ossido di zirconio (parlare di ossido di Zirconio o Zirconia è la stessa cosa). Molto apprezzato per le proprietà meccaniche ed il colore bianco che in sostituzione del colore grigio dei metalli offre la possibilità di realizzare protesi altamente estetiche".
Ecco cosa afferma un fabbricante:
"La solubilità di Cercon base e, conseguentemente, il rilascio di ioni nel corpo umano è estremamente basso.
Essa raggiunge, in test condotti con differenti acidi e con idrossido di sodio, un massimo di 10 ug/cm3 in un periodo di 320 giorni.
51% NaOH 320 giorni 36% HCI 320 giorni 92% H2 SO4 320 giorni
10 ug/cm3 10 ug/cm3 3 ug/cm3
In comparazione gli standard DIN EN ISO 9693 (12/2000) Restauri Denta// con Sistemi di Metallo Ceramica permettono una solubilità massima della ceramica dentale pari a 10 ug/cm3 in un periodo di 16 ore.
Questo significa un valore pari a 48000 ug/cm3 in un periodo di 320 giorni, paragonato ai 10 ug/cm3 rilasciati da Cercon base."
"L'ossido di zirconio non possiede una radioattività propria, ma può contenere tracce di ossido di uranio ed ossido di torio.
Il livello di radioattività di ogni lotto di ossido di zirconio utilizzato per la fabbricazione di Cercon base è controllato da un laboratorio indipendente: il valore massimo tollerato è di 0,03 Bq/g (bequerel/grammo) per Th- 232 e U-238. La saliva umana possiede una radioattività pari a 0,025 Bq/g.
Pertanto Cercon base non provoca un aumento di radioattività nel corpo umano."
Commento NdR: facciamo notare che:
1 - “il rilascio di ioni nel corpo umano è estremamente basso”, cio’ significa che comunque vi e’ emissione di ioni nell’organismo e NESSUNO puo’ affermare che siano innocui e non interferiscano con i processi biochimici del corpo ! Inoltre si conferma che anche gli altri prodotti rilasciano ioni e quindi NON sono innocui.
2 - “L'ossido di zirconio non possiede una radioattività propria, ma può contenere tracce di ossido di uranio ed ossido di torio……” - questa e’ la conferma che vi sono tracce di ossido di uranio e torio.
Ma se gia’ l’organismo ha una sua radioattivita’ di base, qualsiasi altra radioattivita’ puo’ interferire con i processi biologici dell’organismo. NESSUNO puo' affermare il contrario !...."il valore massimo tollerato..."
3 - E poi cosa grave che e’ il produttore stesso che afferma che il Suo prodotto e’ innocuo ? - ma vi rendete conto di quanto sia grave questa cosa ?? e’ come chiedere all’oste se il suo vino e’ buono o meno…
Dove sono gli studi che dimostrano la sua innocuita' nel corso degli anni ??
4 - Nella lega Zirconio/a c'è anche l'Yttrio (Ittrio), è molto importante perchè, per prima cosa è oltre che radioattivo, secondo viene inserito nella lega per il semplice motivo che, la lega allo zirconio per problemi idrotermici nel tempo perde la sua capacità di sintesi quindi dissocia, la presenza dell'Ittrio ne arricchisce le caratteristiche di sinterizzazione, ma comunque nel tempo va incontro a trasmigrazione ionica.....
5 - Per quanto concerne le leghe metalliche esse hanno una lunga storia e di contraddizioni (vedi ricerche sulla tossicità ecc.) chi la racconta in un modo e chi in altro, questo nell'arco di 5 secoli, per quanto concerne la zirconia al momento di documentazione positiva (di innocuita') non esiste, mentre contro (negativa) gia' esiste,
vedere in Google "zirconia problems"; per quanto riguardo gli insuccessi con le teste femorali, la dott.essa Gatti dell'Università di Modena, ha identificato tracce di allumina in una lesione orale e tracce di zirconio/a in una lesione all'intestino !
6 - Ricordiamo anche che ogni protesi introdotta in bocca e/o nel copro, che contenga leghe metalliche basate su legami ossigeno, sono pericolose in quanto l'ossigeno (potente ossidante) permette ai metalli della lega il rilascio di ioni che sicuramente interferiscono con le reazioni biochimiche dell'organismo !
Come era stato denunciato precedentemente dal Perito Esperto Del tribunale Di Prato Rosario Muto
Vedi CV in www.ttsvgel.it
E da me, sulla tossicità del zirconio e come leggere quello che seguirà prelevato dal sito
http://www.mednat.org/amalgami/ossido_zirconio.htm.alcune aziende della Germania hanno ritirato il
prodotto dal mercato.
“in Germania, due aziende abbastanza grosse hanno ritirato lo zirconio ( lega agli ossidi di zirconio/a, truffaldinamente pubblicizzata metal free) dal mercato, il motivo? TOSSICO
Questo provocherà un effetto domino e danni .....................................................
molti odontotecnici e medici sono ricorsi ai legali per capire come pararsi, come salvarsi.”
Ricordiamo anche che ogni protesi introdotta in bocca che contenga leghe metalliche basate su legami ossigeno, sono pericolose in quanto l'ossigeno (potente ossidante) permette ai metalli della lega il rilascio di ioni che sicuramente interferiscono con le reazioni biochimiche dell'organismo !
vedi:
Lo zirconio/a sostituisce la struttura portante di una protesi dentale, di solito le strutture vengono realizzate od in lega nobile, preziosa, in cromo-cobalto od in lega al titanio, rivestite poi dalla ceramica; questa ha la possibilità di ripristinare nella forma e nei colori, la naturalezza dei denti naturali.
Nelle ultime ceramiche certamente ritroviamo piccole percentuali di elementi radioattivi come lo zirconio, ma la loro rilevanza in percentuale è insignificante, è talmente bassa che non può essere calcolata.
SENATO DELLA REPUBBLICA
XIV LEGISLATURA
COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA
COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUI CASI DI MORTE E GRAVI
MALATTIE CHE HANNO COLPITO IL PERSONALE MILITARE ITALIANO
IMPIEGATO NELLE MISSIONI INTERNAZIONALI DI PACE, SULLE CONDIZIONI
DELLA CONSERVAZIONE E SULL’EVENTUALE UTILIZZO DI URANIO
IMPOVERITO NELLE ESERCITAZIONIMILITARI SUL TERRITORIO NAZIONALE
- Files in allegato
Effect of titanium dioxide on the oxidative metabolism of
alveolar macrophages: An experimental study in rats
Daniel G. Olmedo,1* Deborah R. Tasat,2 Marı´a B. Guglielmotti,1 Ro´mulo L. Cabrini1,3
1Department of Oral Pathology, School of Dentistry, University of Buenos Aires, Buenos Aires, Argentina 2School of Science and Technology, University of General San Martin, Buenos Aires, Argentina
3Department of Radiobiology, National Atomic Energy Commission, Buenos Aires, Argentina
- Files in allegato
Titanium levels in the organs and blood of rats with a titanium implant, in the absence of wear,
as determined by double-focusing ICP-MS Alejandro Sarmiento-González & Jorge Ruiz Encinar &
Juan M. Marchante-Gayón & Alfredo Sanz-Medel - Files in allegato
Journal OF MATERIALS IN MEDICINE 1.3 (2002) 793- 796
An experimental study of the dissemination of Titanium and Zirconium in the body - Files in allegato
Cordialmente Rosario Muto

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Come al solito prima gli interessi e poi la conoscenza per la tutela della salute della biologia umana.
Questo articolo è l’ennesimo rappresentativo di come i materiali a base di zirconia possano essere pericolosi alla salute umana.

Il mio libro “Malati di Metalli” ne è pieno di documenti, tra le altre ci sono tante dichiarazioni proprio dai produttori nelle dette schede di sicurezza di cui oggi tutte falsificate. Il fatto è che gli interessi sono così troppo alti che neanche la più la scienza riesce a governare le puttanate di chi produce e vende questi prodotti.
Altro che siero della morte per virus inesistente detto covid.
La comunità dei cialtroni non vuole farsene una ragione, non accetta la fisica ne la quantistica…… l’atomo come base delle tante conoscenze i tutti gli ambiti possibili.
Questo che vi propongo è una ricerca ed una dichiarazione spontanea di cui potete leggerla e valutare le proprie perplessità e i rischi non solo per gli stessi operatori ma soprattutto per il povero cittadino utilizzatore.
Figuriamoci quando questo materiale è in stretto contatto con un sistema biologico umano.
Comunque ognuno è libero di scegliere come vivere e se morire, l’importante essere consapevoli per se stessi ma in particolar modo per che a loro si affida.
Rosario Muto



https://amsdottorato.unibo.it/1439/

Radioattività naturale nei prodotti ceramici: valutazioni teoriche e sperimentali degli effetti ambientali e sanitari

Verità, Simona (2009) Radioattività naturale nei prodotti ceramici: valutazioni teoriche e sperimentali degli effetti ambientali e sanitari, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Scienze ambientali: tutela e gestione delle risorse naturali, 21 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/1439.

Abstract

I materiali zirconiferi, in particolare i silicati di zirconio e l’ossido di zirconio, vengono ampiamente utilizzati in diverse applicazioni industriali: fra queste, l’industria delle piastrelle ceramiche e di produzione dei materiali refrattari ne consuma quantitativi consistenti. Misure di spettrometria gamma condotte su diversi campioni di materiale zirconifero (farine di zirconio e sabbie zirconifere) utilizzati nell’industria ceramica per la produzione del gres porcellanato e delle piastrelle smaltate, hanno messo in evidenza valori di concentrazione di attività superiori a quelli presenti mediamente sulla crosta terrestre (35, 30 Bqkg-1 per il 238U e il 232Th, rispettivamente [Unscear, 2000]). L’aggiunta del materiale zirconifero nella preparazione delle piastrelle ceramiche in particolare di quelle smaltate (in una percentuale in peso pari al 10-20%) del gres porcellanato (in una percentuale in peso di 1-10%) e delle lamine di gres porcellanato “sottile” (in una percentuale in peso dell’ordine del 30%), conferisce al prodotto finale un alto grado di bianco, buone caratteristiche meccaniche ed un elevato effetto opacizzante, ma comporta anche un arricchimento in radionuclidi naturali. L’obiettivo principale di questo lavoro di tesi è stato quello di mettere a punto una metodologia (teorica e sperimentale) per valutare l’incremento di esposizione che possono ricevere un lavoratore standard di una industria ceramica ed una persona del pubblico che soggiorna in un ambiente rivestito con piastrelle. Da un lato, la presenza di radioattività nelle sabbie zirconifere, utilizzate come materie prime per la produzione di piastrelle, porta a considerare il problema dell’incremento di esposizione che può subire un lavoratore impiegato in ambiente di lavoro dove sono stoccati e manipolati consistenti quantitativi di materiale, dall’altro il contenuto di radioattività nel prodotto finito porta a considerare l’esposizione per una persona della popolazione che soggiorna in una stanza rivestita con materiale ceramico. Le numerose misure effettuate, unitamente allo sviluppo dei modelli necessari per valutare le dosi di esposizione per le persone del pubblico e dei lavoratori impiegati nel processo di produzione di piastrelle ceramiche, hanno permesso di mettere a punto una procedura che fornisce le garanzie necessarie per dichiarare accettabili le condizioni di lavoro nelle industrie ceramiche e più in generale il rispetto delle norme radioprotezionistiche per gli occupanti di ambienti rivestiti con piastrelle italiane.

Tipologia del documento

Tesi di dottorato

Autore: Verità, Simona

Supervisore: Righi, Serena

Dottorato di ricerca: Scienze ambientali: tutela e gestione delle risorse naturali

Scuola di dottorato: Scienze della terra e dell'ambiente

Ciclo: 21

Coordinatore: Fabbri, Elena

Settore disciplinare: Area 02 - Scienze fisiche > FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)

Settore concorsuale

Area 02 - Scienze fisiche > 02/B - Fisica della materia > 02/B3 Fisica applicata

Parole chiave: NORM, sabbie zirconifere, pistrelle ceramiche

URN:NBN: urn:nbn:it:unibo-1249

DOI: 10.6092/unibo/amsdottorato/1439

Data di discussione: 19 Giugno 2009

URI: http://amsdottorato.unibo.it/id/eprint/1439

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