AIPO Associazione Italiana Periti Odontotecnici
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Rosario Muto

Presentazione del mio libro "Malati di Metalli"

https://rumble.com/v2vhja8-rosario-muto-malati-di-metalli-...-gli-interessi-delle-aziende-hanno-manipo.html

 La libertà della consapevolezza fa conoscere e migliorare se stessi.
Qual è l'interesse comune alle grandi multinazionali?
“Alle aziende farmaceutiche non importa guarirvi. Voi non siete pazienti, siete consumatori”.
I metalli sono sostanze di cui siamo fatti e con cui viviamo quotidianamente, perché sono alla base della composizione di tutto quello che appartiene al pianeta terra di cui classificati in modo speciale nella tabella periodica degli elementi di chimica ma soprattutto fanno parte invasivamente nelle sostanze di uso comune, di molti organismi viventi e in parte anche del nostro stesso corpo; alcuni di essi, però sono potenzialmente molto tossici: se penetrano nell'ambiente e quindi nel nostro organismo, in dosi superiori a quelli tollerabili, possono causare gravi conseguenze, anche letali. Nel corso dell'incontro saranno accennate tutte le possibili interferenze di cui causano tantissime nostre patologie.

Rosario Muto
338/9302983

 Presentazione del mio libro "Malati di Mtalli Presso: 

Libreria Salvemini

di Gianna Crescioli

Piazza Salvemini, 18 - 50122 Firenze

+39 055 2466302 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.libreriasalvemini.it

https://www.facebook.com/libreriasalvemini

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Rosario Muto

Odontoiatria Biologica e i mercenari del web Giancola

https://www.tagmedicina.it/2022/05/30/odontoiatria-biologica-cura-denti-bocca/


Ecco come gli infelici presuntuosi da una parte predicano bene nel mentre dall’altra razzolano male raccontando tantissime puttanate pur di soddisfare il loro business. Sono solo degli imbecilli, ignoranti mercenari.

I nostri denti sono collegati con il resto del corpo attraverso vie umorali, neurologiche e meridiani energetici.

Una carie, un ascesso, un dente devitalizzato o un impianto in metallo hanno ripercussioni negative, a volte invalidanti, sull’organo, vertebra o ghiandola corrispondenti.

La persistenza di tossine e batteri attorno ai denti rappresenta una spina irritativa che l’organismo tende a limitare attraverso un impegno del sistema immunitario.

Quando le difese del corpo non riescono a contrastare l’aggressione, compaiono patologie anche in distretti lontani. Il collegamento dente-organo è bidirezionale: la malattia del dente può avere una ripercussione sull’organo corrispondente e una patologia d’organo può evidenziarsi sul dente collegato.

È molto importante che il dentista sappia riconoscere il campo di disturbo e risolverlo.

Non si può più pensare di considerare chi si rivolge a noi solo come una bocca o un dente su cui lavorare.

Pensare che l’odontoiatria debba solo ripulire carie e tappare buchi è riduttivo e riduzionista.

L’importanza di privilegiare un approccio olistico e naturale anche in presenza di disturbi sistemici o complessi

Sono molti finalmente gli odontoiatri che scelgono un approccio biologico, biocompatibile (e di cosa), olistico, che guardano quindi la persona nella sua totalità allargando la diagnosi e cercando le correlazioni tra le varie problematiche.

Sempre di più si opta per materiali non tossici ( si proprio la zirconia, il cromo cobalto, il titanio e tutti i materiali al carbonio, materiali tossici e radioattivi), il più possibile privi di conseguenze sulla salute e che hanno un impatto minimo sull’ambiente; che limitano l’invasività degli interventi e lavorano su una vera e corretta prevenzione.

La Medicina Rigenerativa

Pratico la Medicina Rigenerativa in quanto il sangue è fonte di vita e possiede numerose capacità di autoguarigione. Spiego brevemente in cosa consiste:

viene prelevata una modica quantità di sangue venoso dal paziente, versato in alcune provette, centrifugato e il prodotto ricavato (ricco in piastrine, fattori di crescita e cellule staminali) viene utilizzato in varie preparazioni topiche per velocizzare e migliorare la guarigione dei tessuti danneggiati.

Numerosi sono i vantaggi per i pazienti: interventi meno traumatici, recupero post-operatorio più rapido, possibilità di rigenerare tessuti danneggiati visto che le piastrine hanno la capacità di stimolare la rigenerazione dei tessuti (gengivali ed ossei), contenere i disagi dopo l’intervento (dolore, gonfiore e sanguinolento) e prevenire le infezioni. Inoltre non avremo nessun rischio di rigetto o incompatibilità visto che si tratta del nostro proprio sangue. L’ osteointegrazione ( non esiste, è una pura fantasia) degli impianti sarà migliore e il viso sarà più giovane e luminoso grazie alla rivitalizzazione dei tessuti connettivi.

Ci si chiede spesso se il titanio che viene oggi usato ancora in modo importante in odontoiatria, e definito “killer silente”,  sia davvero così pericoloso. ( si, sempre)

Lo studio del dott. Kurt E. Muller di Isny in Germania, pubblicato su Neuroendocrinology Letters nel 2006, ha dimostrato che, contrariamente a quanto si riteneva nella comunità medica, il titanio non è biologicamente inerte e potrebbe anzi essere concausa di patologie immunologiche e neurologiche come la Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS), la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), sintomi dermatologici e altri.

Credo che sia imperativa la scelta di impianti in ceramica!

La Zirconia è altamente biocompatibile, esteticamente eccellente e non nuoce alla salute.
La zirconia non è biocompatibile, non è una ceramica, è un agglomerato di ossidi metallici radioattivi.

La Zirconia (Ossido di Zirconio) è una Ceramica High Tech, realizzata con polvere purissima attraverso processi controllati e tecnologie all’avanguardia. (falso) non è purissima e non può essere neutrale stabilizzata.

Gli impianti in Zirconia sono molto resistenti e durevoli nel tempo, tant’è vero che vengono utilizzati dal 1984. (falso)

I tessuti amano la Zirconia pertanto l’osso e la gengiva aderiscono intimamente all’impianto senza alcuna reazione infiammatoria né sanguinamento. (falso)

La carica batterica sulla superficie della Zirconia è molto bassa e le perimplantiti sono estremamente rare. L’evidenza clinica mostra che l’impianto in Bio-Ceramica è inoltre ideale per i pazienti cardiopatici, diabetici, allergici o affetti da malattie autoimmuni.

 La sua radioattività non permette nessuna convivenza, non è biocompatibile.
La zirconia è un materiale molto neurodisfunzionale
Gli impianti in zirconia sono molto duttili, si rompono. Il fatto è che il materiale è in parte un neosilicato, vetro.

Dott. Franco Giancola Medico Chirurgo

Ha girato l’Europa per curare pazienti desiderosi di ricorrere a impianti esclusivamente in ceramica. Grazie a questa esperienza integrata con corsi, studi e formazione costante e continua, il Dott. Giancola ha messo a punto le migliori tecniche relative all’implantologia dentale. Oggi il Dott. Beckman e il Dott. Giancola sono un riferimento italiano nell’implantologia in Zirconia. Nel 1998 conseguì il diploma di Medicina Omeopatica Hahnemanniana diretta dal Prof. Antonio Negro, uno dei massimi esperti dell’ultimo secolo in omeopatia unicista, dal quale ha appreso profondamente l’avere sempre una visione del paziente nel suo insieme, e non solo della singola patologia. Il Dott. Franco Giancola ha potuto così maturare una più adeguata consapevolezza tra i profondi legami che vi sono tra malattia e malato. Nel 1990 continua i suoi studi iscrivendosi a un Master Internazionale ove si approfondiva l’integrazione tra la medicina occidentale e quella tradizionale cinese presso l’Università la Sapienza di Roma. Tutto il percorso di studi e approfondimenti ha radicalmente modificato e integrato la sua visione per la cura e la salute del paziente. Oggi infatti per il dott. Giancola, i denti rappresentano uno degli elementi fondamentali dell’organismo umano. Ogni dente è collegato a un organo, a una funzione, a un meridiano di agopuntura cinese, quindi ogni dente con una patologia può rappresentare una “spina irritativa” per il corpo e viceversa. Il Dott. Giancola, tramite il C.E.I.C. Clinica Europea di Implantologica Ceramica sita nella Repubblica di San Marino (truffatori seriali), mette a disposizione dei pazienti le tecniche più innovative, nonché piani terapeutici personalizzati, utilizzando prodotti e materiali che non danneggiano in alcun modo l’organismo umano e garantiscono il migliore risultato per la salute del paziente oltre che un eccellente risultato estetico. Per informazioni www.benessere.sm
Rosario Muto



 

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Rosario Muto

AIOP Odontoiatria protesica e i fannulloni cui da una parte parlano del bene salutare in campo protesico dentale e poi per i  loro interessi propongono come materiali sostanze tossiche e radioattive.
Comunque sia i medici che gli odontotecnici sono solo avidi di presunzione, sono dei veri e propri cialtroni irresponsabili verso i diritti e la salute degli altri.


Protesi dentali: attenzione ai materiali tossici, si proprio così!

Alcuni materiali utilizzati per le protesi dentali possono essere tossici e scatenare gravi reazioni allergiche. Ecco come evitare i guai

Argomenti trattati

Dal dentista non è raro sottoporsi a interventi ricostruttivi, anche di routine, che però possono nascondere insidie. Protesi dentali, corone, dentiere, ponti di dubbia fabbricazione possono, infatti, essere molto pericolosi. Conoscere i materiali è importante per tutelarsi: alcuni componenti delle protesi dentali possono essere tossici, come per esempio nichel e cadmio.

Come difendersi?
Sono proprio loro i dentisti che per il loro interesse di denaro propongono al paziente materiali non conformi per guadagnare sempre di più!

L’allarme sulle protesi dentali è stato lanciato dagli odontoiatri italiani presenti al X° Meeting Mediterraneo dall’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica AIOP. Fortunatamente, spiega il Presidente AIOP Paolo Vigolo “in base alla normativa 93/42 CEE, l’odontotecnico è obbligato a rilasciare al dentista la Dichiarazione di conformità per ogni protesi che gli viene commissionata”. Allo stesso modo l’odontoiatra, se richiesto dal paziente, è a sua volta tenuto a mostrare la certificazione. Un paziente informato e attivo migliora anche l’attenzione dei professionisti dei denti verso questa problematica.

Rischio allergie

L’iter consigliato al paziente nel caso in cui sia necessaria la protesi, quindi, è prima di tutto richiederne il certificato e, ancor prima che venga installata, chiedere quali saranno i materiali utilizzati dallo specialista, informandosi su eventuali rischi di allergie. Dopo l’applicazione della protesi è, comunque, importante prestare attenzione a una corretta igiene orale, segnalando eventuali reazioni indesiderate, come bruciori e arrossamenti.

C’è protesi e protesi

“Le protesi dentali non sono tutte uguali – ha sottolineato Giuliano Vitale, dirigente della sezione odontotecnica di AIOP -: anche se realizzate con i medesimi materiali, le percentuali dei diversi componenti possono essere differenti e incidere su costi, qualità e durata del prodotto finale, oltre che sulla sua biocompatibilità, in relazione alle caratteristiche del paziente”.

 Da sapere!

Diffidare delle protesi dentali vendute a prezzi eccessivamente ridotti: potrebbero essere state fabbricate con procedure e materiali scadenti.

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Rosario Muto

Alcune rivelazioni della radioattività dello zirconio, zirconia, diciamole…... alcune mezze tra le tante contraddizioni, false ideologie.
Leggete pure e fatevene una ragione.
E' uno istituto di una certa rilevanza internazionale!

Ognuno dice la sua………………………………….
 
 

Zirconio, Zr, numero atomico 40

Prezzo, presenza, estrazione e uso dello zirconio

Zirconio, spesso anche zirconio, è un elemento chimico con l'elemento simbolo Zr e il numero ordinale 40. Il suo nome deriva dallo zircone, il minerale di zirconio più comune. Nella tavola periodica è in 5. periodo; è il secondo elemento di 4. Gruppo (sottogruppo 4 obsoleto) o gruppo titanio. Lo zirconio è un metallo pesante molto resistente alla corrosione. Le funzioni biologiche non sono note; è presente (falso) in piccole quantità (4 mg / kg) nell'organismo umano e non è tossico (falso).

L'importante zircone minerale contenente zirconio (Zr [SiO4]) è nota come gemma sin dai tempi antichi. Lo zirconio come elemento fu scoperto nel 1789 da Martin Heinrich Klaproth in un campione dello zircone minerale di Ceylon e prese il nome da esso. Il metallo fu presentato per la prima volta nel 1824 da Jöns Jakob Berzelius attraverso una riduzione di K.2ZrF6 con potassio. Per fare questo, si è riscaldato "Una miscela di cloruro di zirconio fluoridrico con potassio in un tubo di ferro". Dopo il trattamento con acqua, l'essiccazione e il riscaldamento prolungato con acido cloridrico diluito, Berzelius ha ricevuto a "Polvere grassa che sembra nero carbone" era e solo "Spremendo con l'acciaio per lucidare un colore grigio scuro e brillare" ricevuto. La corretta massa atomica, invece, non poteva essere determinata fino al 1924 perché - oltre ad errori nell'attuazione degli esperimenti - non si sapeva che lo zirconio contiene sempre piccole quantità di afnio. Senza queste informazioni, le misurazioni davano sempre una massa atomica leggermente troppo alta. La prima applicazione pratica dello zirconio è stata come a polvere flash senza fumo.

Presenza 

Lo zirconio si presenta nella crosta terrestre con un contenuto di circa il 0,016%. Nell'elenco di elementi ordinato in frequenza, lo zirconio è su 18. Posto ed è più comune degli elementi più familiari di cloro e rame. Sebbene sia molto diffuso, di solito si trova solo in quantità molto piccole e in cristalli molto piccoli (in genere intorno a 0,1 mm). Pertanto, lo zirconio è stato considerato raro nei tempi antichi. Lo zirconio si trova principalmente nelle rocce intrusive ai silicati come il granito. Non viene dignitoso, ma solo in alcuni minerali, specialmente come zircone (ZrSiO4) e Baddeleyit (ZrO2) e il più raro rosso eudialyte (Na4(CaCeFeMn)2ZrSi6O17(OHCl)2) Legate davanti. È quasi sempre associato all'afnio. A causa del suo alto punto di fusione di 2550 ° C, della sua elevata durezza e bassa reattività, lo zirconio è il minerale più antico che si possa trovare sulla terra e può essere utilizzato per la determinazione radiometrica dell'età basata su isotopi di uranio e torio incorporati.

I depositi secondari, i cosiddetti depositi di sapone, vengono solitamente utilizzati come materie prime. Questi si verificano quando la roccia circostante è esposta agli agenti atmosferici e rimane solo lo zircone particolarmente resistente alle intemperie. Altri depositi simili possono derivare da correnti d'acqua che lavano i cristalli di zirconio e li lavano in altri luoghi. I depositi primari, d'altra parte, di solito hanno un contenuto di zirconio troppo basso per un'estrazione redditizia.

Sviluppo temporale della promozione di zirconi

I più importanti depositi di zirconio si trovano in Australia, negli Stati Uniti e in Brasile. Con riserve recuperabili di 38 milioni di tonnellate, la produzione annuale mondiale di minerali di zirconio 2006 era di 920.000 tonnellate (calcolata come zirconio). Di questi, solo circa il 5% viene trasformato in metallo e leghe. I principali paesi produttori erano 2006 di gran lunga Australia e Sudafrica.

Estrazione e presentazione

Lo zirconio, la materia prima di zirconio più comune, deve essere prima convertito in biossido di zirconio prima di essere ulteriormente trattato. Per questo, lo zircone viene bollito in una fusione di idrossido di sodio (digestione alcalina). La zirconia viene quindi fatta reagire con coke nell'arco per formare zirconio carbonitruro (carbonio e zirconio contenente azoto) e quindi con cloro per formare tetracloruro di zirconio.

\ mathrm {ZrO_2 \ + 2 \ C + 2 \ Cl_2 \ \ xrightarrow {900 ^ {\ circ} C} \ ZrCl_4 + \ 2 \ CO}

Una riduzione diretta del biossido di zirconio con il carbonio (come nel processo d'altoforno) non è possibile, poiché i carburi formati sono molto difficili da separare dal metallo. Invece, il tetracloruro di zirconio viene ridotto a metallo di zirconio nel cosiddetto processo Kroll con magnesio in atmosfera di elio.

\ mathrm {ZrCl_4 \ + 2 \ Mg \\ longrightarrow \ Zr + \ 2 \ MgCl_2}

Il processo Van-Arkel-de-Boer viene utilizzato per ottenere zirconio più puro. Durante il riscaldamento sotto vuoto, lo zirconio reagisce inizialmente con lo iodio per formare ioduro di zirconio (IV). Questo viene nuovamente scomposto in zirconio e iodio su un filo caldo:

\ mathrm {Zr + 2 \ I_2 \ \ rightleftharpoons \ ZrI_4}

Il tetraioduro di zirconio è formato da zirconio e iodio a 200 ° C; si disintegra nuovamente a 1300 ° C.

Zirconio e afnio non possono essere separati in modo chimico semplice. Pertanto, anche questo zirconio di elevata purezza contiene ancora afnio. Poiché è importante per molte applicazioni nella tecnologia dei reattori che lo zirconio non contenga più afnio, i processi di separazione per questi due metalli svolgono un ruolo importante. Una possibilità sono i metodi di estrazione in cui viene sfruttata la diversa solubilità dei composti di zirconio e afnio in solventi speciali. Spesso vengono sfruttati i tiocianati e la loro diversa solubilità nel metilisobutilchetone. Altre possibilità sono gli scambiatori di ioni o la distillazione frazionata di composti adatti.

Proprietà 

Proprietà fisiche 

Struttura cristallina di α-zirconio

Lo zirconio è un metallo pesante lucido argenteo (densità 6,501 g / cm3 a 25 ° C), assomiglia esternamente all'acciaio. Il metallo si cristallizza in due diverse modifiche in cui può essere convertito dal cambiamento di temperatura. Al di sotto di 870 ° C cristallizza α-zirconio nel sistema di cristalli esagonali (sfera esagonale densa, tipo magnesio) nel gruppo spaziale 6/ mmm con i parametri della griglia a = 323 pm ec c = 514 pm nonché due unità di formula per cella unitaria. A 870 ° C, la struttura cristallina cambia in struttura β centrata cubica (tipo tungsteno) con il gruppo spaziale bar \ {} m 3 e il parametro reticolare a = 361 pm.

Lo zirconio è relativamente morbido e flessibile. Può essere facilmente lavorato mediante laminazione, forgiatura e martellatura. Tuttavia, diventa fragile e difficile da elaborare a causa dei bassi livelli di contaminazione da idrogeno, carbonio o azoto nel metallo. La conduttività elettrica non è buona come quella di altri metalli. È solo circa il 4% di quello del rame. Al contrario, lo zirconio è un buon conduttore di calore. Il punto di fusione e il punto di ebollizione sono leggermente più alti rispetto al titanio omologa più leggero (punto di fusione: titanio: 1667 ° C, zirconio: 1857 ° C). Inoltre, la conducibilità elettrica e termica sono migliori. Sotto 0,55 K, lo zirconio diventa superconduttore.

Le proprietà dello zirconio e dell'afnio omologo più pesante sono molto simili a causa della contrazione dei lantanidi. Ciò richiede raggi atomici simili (Zr: 159 pm, Hf: 156 pm) e quindi proprietà simili. I due metalli differiscono notevolmente nella loro densità (Zr: 6,5 g / cm3, Hf: 13,3 g / cm3).

Una proprietà importante, a causa della quale lo zirconio ha acquisito grande importanza nella costruzione del reattore, è la sua piccola sezione trasversale di cattura per i neutroni. In questa capacità, lo zirconio è anche molto diverso dall'afnio. Ciò rende necessario il complesso processo di separazione per queste applicazioni.

Proprietà chimiche

Lo zirconio è un metallo di base che reagisce con molti non metalli, soprattutto ad alte temperature. Principalmente come polvere, brucia con una fiamma bianca per formare biossido di zirconio, e in presenza di azoto anche per formare nitruro di zirconio e ossinitruro di zirconio. Il metallo compatto reagisce con ossigeno e azoto solo quando è calore bianco. A pressione aumentata, lo zirconio reagisce con l'ossigeno anche a temperatura ambiente, poiché l'ossido di zirconio formato è solubile nel metallo fuso.

Lo zirconio è passivato all'aria da uno strato sottile e molto denso di ossido di zirconio ed è quindi inerte. È quindi insolubile in quasi tutti gli acidi, solo l'acqua regia e l'acido fluoridrico attaccano lo zirconio a temperatura ambiente. Le basi acquose non reagiscono con lo zirconio.

isotopo 

Ci sono molti isotopi dello zirconio in mezzo 78Zr e 110Zr noto. Lo zirconio naturale è un elemento misto costituito da cinque isotopi. Questi sono 90Zr, che si presenta più frequentemente con una quota del 51,45% di zirconio naturale, così come gli isotopi più pesanti 91Zr (11,32%), 92Zr (17,19%), 94Zr (17,28%) e 96Zr con una quota del 2,76%. 96Zr è l'unico isotopo naturale debolmente radioattivo; decade con un'emivita di 24 · 1018 Anni sotto il doppio decadimento beta 96Mo. L'isotopo 91Zr può essere rilevato con l'ausilio della spettroscopia NMR.

Utilizzare

Un uso importante per lo zirconio sono i gusci di celle a combustibile all'uranio di Zircaloy nelle centrali nucleari. Questa lega è composta per circa il 90% di zirconio e piccole quantità di stagno, ferro, cromo o nichel, ma non deve contenere afnio. Il motivo per cui è stato scelto questo elemento è la sezione a bassa cattura già descritta per neutroni termici con elevata resistenza alla corrosione, che lo rende adatto anche come materiale da costruzione per impianti chimici, in particolare per parti di apparecchi speciali come valvole, pompe, tubi e scambiatori di calore. Come aggiunta di lega all'acciaio, aumenta anche la resistenza alla corrosione. Gli strumenti chirurgici sono fabbricati con leghe appropriate.

Poiché lo zirconio reagisce con piccole quantità di ossigeno e azoto, può essere utilizzato come materiale getter nelle lampade a incandescenza e nei sistemi a vuoto per mantenere il vuoto. Questa proprietà è utilizzata anche nella metallurgia per rimuovere ossigeno, azoto e zolfo dall'acciaio.

A causa della sua capacità di emettere una luce molto intensa quando veniva bruciato, veniva utilizzato in aggiunta al magnesio come polvere flash. A differenza del magnesio, lo zirconio ha il vantaggio di essere privo di fumo. Questa funzione viene sfruttata anche nei fuochi d'artificio e nelle luci di segnalazione.

Lo zirconio emette un'ondata di scintille quando colpisce le superfici metalliche ed è infiammabile. L'esercito lo usa in alcuni tipi di munizioni, come le munizioni speciali per fucili Dragon's Breath e la bomba planante USA-americana AGM-154 JSOW. Nella tecnologia dei film, questo effetto viene utilizzato per effetti di impatto non pirotecnici, ad esempio, di proiettili su superfici metalliche.

Le leghe di zirconio-niobio sono superconduttori e rimangono tali anche quando vengono applicati forti campi magnetici. Sono quindi utilizzati per i magneti superconduttori.

Oltre agli allumi contenenti alluminio, i sali di zirconio sono utilizzati nella "concia bianca" delle pelli.

sicurezza
Falso: gli ossidi sono tossici.......

Non sono noti effetti tossici dello zirconio e dei suoi composti. A causa del denso strato di ossido, lo zirconio compatto non è infiammabile. In forma di polvere, d'altra parte, può iniziare a bruciare se riscaldato in aria. Gli incendi di zirconio sono molto pericolosi in quanto non possono essere utilizzati per estinguere l'acqua (reazione vigorosa con formazione di idrogeno), né anidride carbonica o halon. Gli incendi in zirconio devono essere estinti con estintori metallici (classe D) o sabbia asciutta.

prova 

Con Alizarin Red-S, l'acido di zirconio forma un caratteristico composto rosso-violetto (lago colorato), che scompare con l'aggiunta di ioni fluoruro per formare il complesso fluoro di zirconio. Questa reazione può servire come rilevazione qualitativa sia di zirconio che di fluoro. Poiché anche piccole quantità di fluoruro (e altri anioni) interferiscono, questa rilevazione non è adatta per l'analisi minerale. Inoltre, alcuni altri composti organici, come tannino, kupferron, acido fenilarsonico, ossina o xilenolo arancione, sono adatti come reagenti di rilevazione. Un altro composto caratteristico è il cloruro di zirconio ZrOCl2 · 8 H2O, che si cristallizza in aghi tipici. Nell'analisi moderna, lo zirconio può essere rilevato mediante spettrometria di assorbimento atomico (AAS) o spettrometria di massa (anche mediante il modello isotopico).
Una possibilità di analisi quantitativa è la precipitazione di idrossido di zirconio con parsimonia solubile con ammoniaca e successiva calcinazione in zirconia.

\ mathrm {Zr ^ {4 +} + 4 \ NH_3 + 4 \ H_2O \\ longrightarrow \ Zr (OH) _4 \ downarrow + \ 4 \ NH_4 ^ +}

Precipitazione dell'idrossido

\ mathrm {Zr (OH) _4 \ longrightarrow \ ZrO_2 + \ 2 \ H_2O}

Trasferimento nello stampo di pesatura

Connessioni

Come metallo di base, lo zirconio forma una moltitudine di composti. La maggior parte dei composti di zirconio sono sali. Sono spesso molto stabili e hanno un punto di fusione elevato. Lo stato di ossidazione + IV è preferito e il più stabile. Ma ci sono anche composti negli stati di ossidazione da + III a + I, e nei complessi anche negli stati 0, −I e −II.

zirconia

Il composto di zirconio più importante è il biossido di zirconio ZrO2, un ossido molto stabile (falso) e refrattario. Il biossido di zirconio viene utilizzato per produrre rivestimenti refrattari in crogioli e forni. Per usarlo, tuttavia, deve essere stabilizzato con calcio, ittria o magnesia per stabilizzare la fase cubica ad alta temperatura. Inoltre, è usato come abrasivo e per via del colore bianco come pigmento bianco per porcellana.

I cristalli di biossido di zirconio sono incolori e hanno un alto indice di rifrazione. Questo è il motivo per cui vengono utilizzati sotto il nome di zirconia come gemma artificiale e sostituiscono i diamanti.

Se l'ossido di zirconio viene miscelato con l'ossido di ittrio, sorgono ulteriori possibilità di applicazione. Al tre per cento di contenuto di ossido di ittrio, lo ZrO2 stabilizzato in una struttura di fluorite distorta. Di conseguenza, funge da conduttore per gli ioni di ossigeno a temperature superiori a 300 ° C. Un'applicazione importante per questo è la sonda Lambda nelle automobili, che viene utilizzata per misurare il contenuto di ossigeno nei gas di scarico per il catalizzatore. Con il contenuto di Xnumx% yttria, la zirconia emette una luce bianca molto brillante a 15 ° C. Viene utilizzato nella cosiddetta applicazione della lampada Nernst. Poiché le ceramiche di ittrio-zirconio hanno una resistenza alla frattura estremamente elevata, vengono utilizzate, ad esempio, in odontoiatria come struttura di corone e ponti altamente stabile, in articolazioni dell'anca e impianti dentali artificiali o come elemento di collegamento nei telescopi. Nel processo, stanno sostituendo sempre più l'oro e altri metalli nella loro funzione.

La zirconia viene spesso utilizzata anche per i cuscinetti a sfera. Soprattutto per le piste dei cuscinetti, ZrO2 il grande vantaggio che il coefficiente di dilatazione termica è prossimo a quello dell'acciaio. Altre ceramiche tecniche come il nitruro di silicio hanno solitamente un coefficiente di dilatazione termica notevolmente inferiore.

alogenuri 

Con gli alogeni fluoro, cloro, bromo e iodio, lo zirconio forma diverse serie di composti. Tutti gli alogeni sono composti della forma ZrX4, ZrX3 e ZrX2 conosciuto. Inoltre ci sono i cloruri, i bromuri e gli ioduri della forma ZrX. I tetraalogenuri della forma ZrX sono i più stabili4, Nessuno degli alogenuri di zirconio è noto per avere importanti applicazioni, con i cloruri di zirconio che sono intermedi nella preparazione di zirconio puro.

Ulteriori composti di zirconio

Silicato di zirconio, ZrSiO4, meglio conosciuto con il nome di minerale zircone, è il composto di zirconio più comune trovato in natura. È la fonte più importante di zirconio e dei suoi composti, lo zircone è anche usato come pietra preziosa.

I composti organici di zirconio sono per lo più instabili. Complessi organici di zirconio, cosiddetti. zirconioceni, con radicali come il ciclopentadienile. Sono tecnicamente importanti come catalizzatori nella polimerizzazione degli alcheni, in particolare per la produzione di polipropilene. Un'altra applicazione di un composto organico di zirconio è nel hydrozirconation, Questi alcheni utilizzano il reagente Schwartz Cp2ZrHCl (Cp = ciclopentadienil) convertito in alcoli o idrocarburi alogenati. Nella reazione degli alchini terminali con il reagente Schwartz insorgono nel doppio legame trisostituito idrozirconazione, l'ulteriore reazione con un reagente elettrofilo porta ad alcheni trans-funzionalizzati in elevata purezza stereochimica.

I complessi di alluminio-zirconio possono essere usati come antitraspiranti.

Esafluoridozirconato di potassio (IV) K2ZrF6 (CAS: 16923-95-8) può essere usato per separare lo zirconio dall'afnio.

Il carbonato di zirconio esiste come complesso di base. Viene utilizzato, tra le altre cose, nell'industria della carta.

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Rosario Muto

Contaminazione da metalli pesanti, all'esposizione ai metalli pesanti sono associati molteplici effetti sulla salute, con diversi gradi di gravità e condizioni: problemi ai reni e alle ossa, disordini neurocomportamentali e dello sviluppo, elevata pressione sanguigna e, potenzialmente, anche cancro al polmone.
https://www.google.it/search?q=contaminazione+da+metalli+pesanti&sxsrf=APwXEdfzHNPAk8Vk_rLn-nMPsS6dWH355A%3A1686994958063&source=hp&ei=DoCNZNOOAYCJxc8PlPWymAE&iflsig=AOEireoAAAAAZI2OHsFFpy044PrbKpnwfrfR0SA1rxD5&oq=&gs_lcp=Cgdnd3Mtd2l6EAEYCDIHCCMQ6gIQJzIHCCMQ6gIQJzIHCC4Q6gIQJzIHCCMQ6gIQJzIHCCMQ6gIQJzIHCCMQ6gIQJzIHCCMQ6gIQJzIHCCMQ6gIQJzIHCCMQ6gIQJzIHCCMQ6gIQJ1AAWABgkFtoAXAAeACAAQCIAQCSAQCYAQCwAQo&sclient=gws-wiz

L’inquinamento da metalli pesanti in Europa

https://www.epicentro.iss.it/ambiente/metalli_aria_OmsEu2008#:~:text=All'esposizione%20ai%20metalli%20pesanti,potenzialmente%2C%20anche%20cancro%20al%20polmone. 

  • I metalli pesanti come il cadmio, il piombo e il mercurio sono sostanze inquinanti spesso presenti nell’aria come risultato di diversi tipi di attività industriale. Anche quando la loro concentrazione nell’atmosfera è bassa, si possono accumulare nel terreno entrando nella catena alimentare (sia via terra che via acqua). All’esposizione ai metalli pesanti sono associati molteplici effetti sulla salute, con diversi gradi di gravità e condizioni: problemi ai reni e alle ossa, disordini neurocomportamentali e dello sviluppo, elevata pressione sanguigna e, potenzialmente, anche cancro al polmone.

Nonostante i miglioramenti tecnologici abbiano portato a una diminuzione nell’esposizione ambientale, il cadmio, il piombo e il mercurio sono ancora presenti nell’atmosfera, spinti anche a grande distanza dalle loro fonti di emissione dal trasporto atmosferico. Il rapporto “Health risks of heavy metals from long-range transboundary air pollution”, pubblicato congiuntamente dall’Oms Europa e dalla Convention Task Force on the Health Aspects of Air Pollution, si basa sui contributi di un gruppo internazionale di esperti. Lo studio riesamina le informazioni disponibili sulle fonti, sulle proprietà chimiche e sulla distribuzione spaziale dell’inquinamento atmosferico provocato da cadmio, piombo e mercurio, valutando anche i rischi potenziali per l’Europa.

Cadmio

L’esposizione al cadmio può danneggiare reni e ossa: tra gli effetti principali c’è un aumento della secrezione nel’urina di proteine a basso peso molecolare e un maggior rischio di osteoporosi. Il cadmio è stato identificato come potenziale causa di cancro al polmone per gli esseri umani: i gruppi di popolazione più a rischio sono gli anziani, i diabetici, i fumatori e le donne incinte. Il cibo è la principale fonte di esposizione al cadmio per la popolazione generale.

Piombo

Il piombo è una potente neurotossina. L’esposizione a questo metallo pesante può portare a effetti sul comportamento e sullo sviluppo del feto, di neonati e bambini, oltre che aumentare la pressione sanguigna negli adulti. Gli studi epidemiologici mostrano che gli effetti sulla salute dei bambini sono associati a livelli di piombo nel sangue di circa 100-150 μg/l, ma ci sono indicazioni della pericolosità del piombo anche a concentrazioni inferiori a 100 μg/l. Attualmente, in Europa la media più bassa del livello di piombo è di circa 20 μg/l, ma mancano informazioni attendibili relative a molte zone.

Mercurio

Il mercurio è una sostanza tossica e ha origini sia antropogeniche che naturali. In entrambi i casi viene emesso nell’aria nella sua forma elementare e inorganica, che può essere convertita biologicamente in composti organici. Tra questi, il metilmercurio è quello che desta più preoccupazione, perché si accumula nella catena alimentare aumentando i rischi per l’uomo.

Nota!

E' un ideologia fantasiosa per diffondere confusione e consapevolezza che solo alcuni elementi metallici possono essere pericolosi. .
Qualsiasi materia si disfa, si distrugge e ionizza, ionizzano sotto forma di metalloidi, ossidi metallici, metalli di transizione e quindi ogni tipo di materia sotto forma atomica che ionizza lo è perchè per natura è legato all'ossigeno diventando così un ossido, questi .... se ingeriti, se respirati, se finiti nel sistema biologico umano sono causa delle tante patologie.

Rosario Muto


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Rosario Muto

La zirconia tossica e radioattiva utilizzata in campo produttivo nucleare per l'energia.
https://www.galileonet.it/giappone-cose-successo-finora/

Giappone: cos’è successo finora

11 marzo 2011: un terremoto di magnitudine 9 colpisce il Nord del Giappone. Le scosse generano uno tsunami che si abbatte sulla costa, danneggiando la centrale nucleare di Fukushima. Ecco come si sono evoluti i fatti.

La centrale. La centrale nucleare di Fukushima Daiichi, una delle principali del Giappone, è stata costruita alla fine degli anni ’60. Comprende 6 reattori, il più vecchio dei quali ha iniziato a erogare energia elettrica nel 1971. Si tratta di reattori ad acqua bollente ( Bwr – Boiling Water Reactor), così chiamati perché usano acqua leggera sia come moderatore sia come liquido termovettore. Ironia della sorte, il reattore numero 1, uno di quelli maggiormente danneggiati dal terremoto, avrebbe dovuto essere dismesso questo mese.
Come funziona un reattore ad acqua bollente. Nel nocciolo di un reattore Bwr, il combustibile uranio è contenuto all’interno di barre di zirconio (si usano leghe di zirconio perché assorbono poco i neutroni e resistono alla corrosione) immerse in acqua, che funge da liquido refrigerante. La reazione di fissione nucleare dell’uranio libera energia sotto forma di calore, causando l’ebollizione dell’acqua con la conseguente produzione di vapore. Quest’ultimo fa girare le turbine che generano energia elettrica. Il vapore viene quindi condensato e nuovamente trasformato in acqua da reimmettere nel nocciolo. Per moderare la reazione nucleare, si usano barre di controllo capaci di controllare le emissioni dei neutroni liberati dalla reazione di fissione.

Cosa non ha funzionato a Fukushima. Durante il terremoto, i reattori nucleari hanno smesso automaticamente di funzionare. Grazie al sistema di controllo, infatti, le barre moderatrici si sono spostate nel nocciolo bloccando la reazione di fissione nucleare. Nonostante ciò, le barre di uranio hanno continuato a generare enormi quantità di calore. Per assorbirlo, in modo da evitare pericolosi innalzamenti di temperatura, era necessario che le barre fossero continuamente immerse in acqua di raffreddamento. La scossa di terremoto, però, ha danneggiato il sistema automatico di pompaggio, rendendo necessario immettere acqua manualmente, man mano che questa evaporava. Ma la velocità di evaporazione ha superato quella con cui è stato possibile reimmettere l’acqua. L‘innalzamento della temperatura, secondo la ricostruzione del NY Times, potrebbe aver causato la fusione delle barre di zirconio, con il conseguente rilascio di gas radioattivi e idrogeno. Per abbassare la pressione che accelera la fusione, i tecnici sono stati costretti a far fuoriuscire il vapore. Questo, però, ha interagito con l’ossigeno dell’atmosfera causando esplosioni negli involucri di contenimento (sarcofagi di acciaio ricoperti da gabbie di calcestruzzo e acciaio) e la conseguente fuoriuscita di radiazioni. Se la fusione del nocciolo fosse completa, il metallo liquefatto fortemente radioattivo sarebbe intrattabile e inavvicinabile.

Qual è la situazione dei reattori di Fukushima.

Reattore numero 1: si presume ci sia stata una parziale fusione del nocciolo a causa di problemi nel sistema di raffreddamento. Parte dell’edificio esterno è danneggiato e piccole quantità di radiazioni possono essere state rilasciate nell’atmosfera. È stata accertata la presenza di acqua radioattiva. Il reattore ha 400 barre di uranio ancora utilizzabili e 292 consumate.
Reattore numero 2: le autorità hanno recentemente ammesso una parziale fusione del nocciolo a causa di problemi nel sistema di raffreddamento. È stata rilevata la presenza di acqua fortemente radioattiva nel seminterrato del locale che ospita le turbine, probabilmente formatasi dopo il contatto con le barre parzialmente fuse. Il reattore ha 548 barre di uranio ancora utilizzabili e 587 consumate
Reattore numero 3: la struttura di contenimento potrebbe essere stata danneggiata lasciando le barre di uranio senza copertura. Ora sono state parzialmente re-immerse in acqua. È stata accertata la presenza di acqua radioattiva. Il reattore ha 548 barre di uranio ancora utilizzabili e 514 consumate.
Reattore numero 4: un’esplosione e un incendio hanno danneggiato l’edificio lasciando le barre di uranio consumate esposte all’aria con la conseguente emissione di gas tossici. Ora l’acqua è stata in parte reimmessa. Il reattore non ha barre di uranio ancora utilizzabili.
Reattori 5 e 6 (dismessi): non sono stati danneggiati e la temperatura delle barre di uranio consumate è stata abbassata dopo un forte innalzamento.

Radioattività. Secondo uno studio commissionato da Greenpeace Germania a Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare, l’incidente di Fukushima avrebbe già rilasciato abbastanza radioattività da essere classificato come livello 7 nella International Nuclear Event Scale (Ines). La quantità di iodio 131 e cesio 137 rilasciata a Fukushima solo tra l’11 e il 13 Marzo 2011, infatti, è pari al triplo del valore minimo necessario a classificare un incidente come di livello 7, sin ora raggiunto solo a Chernobyl nel 1986. Ma le misurazioni sono ancora incerte e in continuo aggiornamento.
Morti. Sino a oggi sono due le vittime dell’incidente di Fukushima, non imputabili alle radiazioni ma ad altro tipo di incidenti. È recente la notizia di altri due operai ricoverati in ospedale perché esposti a radiazioni che hanno provocato ustioni. Si tratta di radiazioni nell’ordine dei 170 millisievert l’ora, mentre il livello di esposizione considerato massimo, in un anno, è stimato intorno ai 100 millisievert.


Quali sono i rischi per la salute
. Un incidente nucleare provoca la fuoriuscita di sostanze radioattive che liberano radiazioni ionizzanti in grado di rompere i legami chimici delle molecole e danneggiare così cellule e tessuti. Nel caso di Fukushima, a preoccupare maggiormente non è l’uranio radioattivo (che a causa della sua pesantezza non si diffonde molto al di là dell’area dell’incidente), ma prodotti di fissione secondari come lo iodio 131 o il cesio 137, che invece sono più leggeri e facilmente trasportabili dai venti. Le conseguenze per la salute sono molteplici. Si va da nausea, mal di testa, febbre, diarrea causati dall’esposizione a bassi livelli di radiazioni, circa 1 sievert l’ora, sino al sopraggiungere di tumori e decesso per un’esposizione a 5 sievert l’ora. Il problema, tuttavia, è che non è facile prevedere quali saranno i danni per la salute a lungo termine. Gli studi di questo genere condotti sin ora su casi di Chernobyl, infatti, hanno dato risultati contraddittori.

 
Piani di evacuazione. Per proteggere la popolazione dalle radiazioni, il governo ha messo in atto un piano di evacuazione nell’area che si estende nei 20 km intorno alla centrale, mentre i residenti che vivono in zone comprese in un raggio di 30 km sono stati sollecitati ad abbandonare le loro case o a non uscire. A 20 km di distanza dalla centrale, infatti, è stata registrata un’emissione di radiazioni pari a 78 microsievert per ora. Per dare un’idea, l’esposizione a un tale livello di radiazioni per un’ora equivale a fare una radiografia a raggi X.

Colpe e responsabilità. Polemica tra il governo giapponese e la Tepco, l’azienda che gestisce la centrale nuclesre di Fukushima. Il suo capo, Masataka Shimizu, è latitante dal 13 marzo, mentre si alternano voci su una presunta fuga all’estero, un ricovero in ospedale o addirittura il suicidio. Prima del terremoto, la gestione della centrale da parte di Shimizu era stata lodata perché aveva portato a una crescita dei profitti. Come c’era riuscito? Semplicemente tagliando i costi delle ispezioni, ridotte in frequenza. La polemica è cresciuta negli ultimi giorni dopo l’errore commesso dalla Tepco sui dati relativi alla radioattività. In prima battuta, l’azienda aveva parlato di livelli di radioattività 10 milioni di volte superiori rispetto al normale, corregendo poi il tiro alle 100mila volte. Un errore che rischia di aggiungere ulteriore confusione a una situazione già troppo difficile.
Le radiazioni fuori dal Giappone. Prima in direzione Nord-Est, verso l’Oceano pacifico e gli Stati Uniti, poi il Canada. La dispersione dei rilasci di radioattività dalla centrale giapponese dipende dai venti e dal meteo. Lo scorso 17 marzo, la Comprehensive Nuclear Test Ban Treaty Organization (Ctbto) aveva rilasciato le previsioni sullo spostamento del plume radioattivo, che ormai ha raggiunto l’Europa. I livelli di radioattività al di fuori del Giappone, comunque, sarebbero molto bassi. Già sulle coste statunitensi, le concentrazioni degli isotopi radioattivi rilevate la scorsa settimana erano ben al di sotto ai livelli ambientali, come ha anche riportato Nature nell’ultimo numero.

Italia.

Piccole tracce di iodio 131 – dell’ordine del decimillesimo o centomillesimo di becquerel al metro cubo – sono state rilevate anche nella nostra atmosfera. Concentrazioni che, rassicura l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), “non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista radiologico e sono tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario”. Per ora, inoltre, “la rete automatica di monitoraggio dell’intensità di dose gamma in aria non ha registrato valori anomali rispetto alle normali fluttuazioni del fondo ambientale locale”, riporta ancora l’ente in un comunicato diffuso ieri. Dal 12 marzo, la rete di agenzie regionali e delle province autonome ha intensificato le rilevazioni e sta monitorando l’aria quotidianamente (per quanto riguarda le misurazioni della deposizione al suolo, condotte settimanalmente, si attendono i dati dall’Arpa Friuli Venezia Giulia). Le concentrazioni di iodio 131 e cesio 137 rilevati nella nostra aria sono in linea con quelli riportati, per la Francia, dall’Istituto di radioprotezione e sicurezza nucleare (Irsn), e sono di 1 – 2 ordini di grandezza più basse di quelle dichiarate negli Usa e in Canada nei giorni precedenti. Anche a quelle concentrazioni comunque – ha dichiarato l’Environmental Protection Agency statunitense – le radiazioni non sarebbero rilevanti dal punto di vista radiologico per la popolazione dal momento che la dose risulta “centomila volte inferiore a quella normalmente ricevuta dalla radioattività naturale”. L’ Islanda, dove l’Autorità per la Radioprotezione vanta sistemi di monitoraggio estremamente sensibili, fa sapere che le tracce di iodio 131 registrate finora sono un milionesimo di volte più basse di quelle misurate in Europa dopo l’incidente di Chernobyl.

Plutonio nel suolo di Fukushima Dai-ichi. Le autorità giapponesi hanno confermato la presenza di tracce di plutonio 238 nel suolo in due dei cinque campioni prelevati intorno alla centrale (nel raggio di 4-5 chilometri) dalla Tokyo Electric Power Company (Tepco). La composizione indica che il materiale, altamente, radioattivo proviene effettivamente dai reattori. Il plutonio potrebbe essere fuoriuscito con l’acqua pompata per raffreddare i reattori. La Nuclear and Industrial Safety Agency dice di non sapere ancora quale reattore sia la fonte del materiale radioattivo, riporta il New Scientist (sebbene, secondo quanto fa sapere la Bbc, il plutonio sarebbe utilizzato solo nel terzo).
Acqua radioattiva. È accertato: l’acqua altamente radioattiva (1.000 millisieverts per ora, dose che causerebbe danni temporanei) è fuoriuscita dalla struttura che contiene i reattori. La Bbc riporta che ne è stata trovata in un tunnel sotterraneo usato per la manutenzione, che termina a soli 55 metri dalla costa. E la Tepco ha rilasciato nuovi documenti sulla rilevazione di radioattività in campioni di acqua marina effettuati negli scorsi giorni.

Le rilevazioni effettuate dagli istituti competenti giapponesi ed elaborati dall’Iaea mostrano che, a 30 chilometri dalla costa, il livello di cesio 137 è di 3-4 ordini di grandezza superiore a quello misurato nel 2005. I valori registrati il 26 marzo indicano che la dose di radioattività è tra 0,041 e 0,1 microsievert l’ora. A 330 metri in direzione est si registra un amento della concentrazione sia di cesio 137, sia dell’isotopo 134, sia di iodio 131 (12.000 Bq/L il primo e 74000 Bq/L gli ultimi due).

La contaminazione via mare. Intanto arrivano i primi modelli della dispersione dei due elementi in mare: si muoveranno verso Nord-Est (le stazioni poste a 30 chilometri dovrebbero registrarli raggiunte dopo 7-14 giorni dal rilascio); secondo le proiezioni, comunque, la concentrazione diminuisce velocemente e i radionuclidi “potrebbero impiegare mesi o anni per raggiungere le coste di altri paesi del Pacifico“. Al momento, dice sempre l’Iaea, la diffusione avviene quindi principalmente per via atmosferica.

Cibo contaminato. La scorsa settimana, il primo ministro giapponese, Naoto Kan, ha interrotto le spedizione di latte e diversi vegetali (l’elenco si aggiorna velocemente) dalla prefettura di Fukushima e da altre tre prefetture vicine: IbarakiTochigi Gunma, a causa di valori di iodio 131 sopra i valori consentiti; anche il consumo da parte dei bambini di acqua dai rubinetti, compresi quelli di Tokyo, è sconsigliato. Secondo quanto dichiarato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) lo scorso 25 marzo, al momento l’acqua non sembra porre la popolazione a rischio, ma la situazione va monitorata costantemente, perché evolve in fretta e cambia da regione a regione. La contaminazione, inoltre, potrebbe essere più estesa di quanto non si pensasse all’inizio. Altre due prefetture si sono già aggiunte all’elenco (quella di Yamagata e Niigata) e elevate deposizioni di iodio 131 hanno coinvolto in tutto, ad oggi, 9 prefetture. Intanto altre nazioni hanno cominciato ad applicare restrizioni alle importazioni dal Giappone. Primi gli Stati Uniti, seguiti dalla Corea del Sud, da Hong Kong, da Singapore, che hanno vietato anche la carne proveniente da quelle 4 aree. In ogni caso, si comincia un po’ ovunque a effettuare controlli. In Italia, il Ministero della Salute ha dichiarato di aver “disposto l’aumento dei controlli sui prodotti alimentari, soprattutto pesci, crostacei, caviale, soia, alghe, tè verde
Rosario Muto

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Certo è che, fin dal lontano passato a oggi la ricerca ha sempre stimolato chi studia e sviluppa il nuovo, purtroppo però gli interessi di alcuni hanno sempre ostacolato e nascosto quei fenomeni negativi riguardo materiali o sostanze che non rispettano la biocompatibilità.

In questa pagina sono pubblicate relazioni a fronte di ricerche internazionali rivolte a situazioni e patologie dipendenti dall'uso di materiali come in questo caso i metalli o meglio dire le leghe metalliche per la realizzazione di: Dispositivi Medici - Chirurgici e tutti gli oggetti a noi cari come gioielleria ecc.

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Malati di metalli - Tomo 1 e Tomo 2