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AMALGAMA E ALTERAZIONI DELLA FLORA BATTERICA INTESTINALE

 

 

Avere otturazioni dentali di amalgama e, quindi, essere esposti cronicamente al rilascio di basse dosi di mercurio, alimenta direttamente Candida albicans, un lievito sempre presente nell'intestino, ma che muta nella forma virulenta e si estende ad altri tessuti non appena le circostanze gli sono favorevoli, e che prospera sui metalli pesanti.

 

La presenza di otturazioni dentali di amalgama produce, inoltre, una immunosoppressione, una minore capacità di difesa dei linfociti e macrofagi, e questa è la condizione in cui la candida può estendersi più facilmente ai diversi tessuti dell’organismo, dal cavo orale ai piedi, alle unghia.

 

Secondo un numero crescente di specialisti, la presenza di otturazioni di amalgama pregiudica ogni tentativo di risolvere il problema della candidosi sistemica. Ecco cosa dice il dr Dietrich Klinghart, docente di neuralterapia negli USA:

"Quando i metalli pesanti sono rimossi e chelati dall’organismo, c’è un ridimensionamento dei lieviti”.

 

I funghi e i lieviti sono noti per le capacità di legare metalli pesanti: per questo vengono impiegati, sia a livello industriale che nelle miniere, in modo da legare argento, oro e altri metalli ed ottenere una buona estrazione.

 

Continuando la citazione di Klinghardt: “È stato accertato che il corpo è in grado di usare il lievito per combinare i metalli pesanti e renderli inattivi. L’organismo preferisce la candida ai metalli pesanti”.

 

L’organismo”, dice il dr Robert Johnson, “aumenta la popolazione di lievito per proteggersi da pericolose tossine. In pratica l‘organismo sopporta meglio i lieviti che non i metalli pesanti”. Alla luce di ciò, se ne deduce che uno sforzo troppo vigoroso di uccidere la candida, eliminarla con farmaci specifici, può essere un’idea non troppo buona per persone con otturazioni di amalgama.

 

La candida subisce generalmente uno spontaneo ridimensionamento circa un mese dopo il completamento della rimozione amalgama. Contemporaneamente nel periodo pre e post- rimozione risulta utile:

 

  1. identificare e evitare le intolleranze alimentari. La Candida intrappola gli allergeni ed aumenta la permeabilità della mucosa intestinale. Ciò non aiuta a ricostruire un sano ambiente intestinale che argini la proliferazione della Candida e allo stesso tempo ne magnifica gli effetti tossici su tutto l’organismo.

 

  1. Bisogna ricostituire una adeguata flora batterica intestinale usando fermenti lattici o fitofermenti "amici", che vadano cioè a sottrarre terreno in maniera antagonista alla Candida albicans.

 

  1. Bisogna limitare il processo fermentativo della Candida albicans. È perciò vietato lo zucchero raffinato o integrale. Limitare la fermentazione della Candida significa anche evitare uova, lievito di birra e qualsiasi altra forma di lievito alimentare. Evitare tutti i prodotti fermentati (vino, birra ed altre bevande alcoliche). La candida converte lo zucchero in alcool, dandovi gli stessi effetti negativi che avreste se beveste.

 

  1. Alcalinizzare l’organismo, sia con quotidiane centrifughe di ortaggi crudi (carote, sedano, etc.) sia con supplementi di minerali.

 

  1. Fornire le vitamine, soprattutto del gruppo B, perché una crescita sproporzionata della candida nell’intestino ne impedisce la normale sintesi da parte dell’organismo.

 

  1. È importante bere molta acqua, ma anche cercare di recuperare i sali che elevate quantità di acqua portano via.

 

 

La migliore prevenzione consiste nel seguire un regime salutare che mantenga il buon funzionamento dello stomaco, fegato, pancreas e cistifellea. In tali condizioni Candida albicans rimarrà sotto controllo nell'intestino crasso, che è il luogo da dove proviene e dove deve restare.

 

La terapia, almeno nella prima fase, non dovrebbe avere come obiettivo quello di uccidere il fungo, ma quello di arginarlo, rafforzando le difese appropriate e trasformandolo così nella sua forma meno patogena. Un attacco farmacologico diretto verso un'infestazione micotica porta all'uccisione del fungo e, con ciò, alla distruzione della protezione naturale nei confronti di un'intossicazione da metalli pesanti. Vengono immediatamente liberate tossine, nonché prodotti di degradazione dei funghi come micotossine e complessi organici del mercurio velenosissimi. Cioè vincere una battaglia in questo modo (oltre a non contribuire alla vittoria della guerra) può ritorcersi contro l'organismo stesso.

 

Recentemente sono stati sviluppati microscopi ad elevato ingrandimento che mostrano gemme di Candida albicans nel sangue di quasi tutte le persone, che aspettano di affermarsi in caso di alterazioni delle condizioni fisiologiche, uso eccessivo di farmaci (antibiotici, contraccettivi orali, steroidi), acidificazione eccessiva, alimentazione incorretta, abbassamento delle difese immunitarie, mercurio rilasciato dall’amalgama dentale.

 

Lindvall (1988) ha dimostrato che la presenza a livello cellulare del mercurio deprimeva l’attività dei linfociti nei casi di infezioni croniche di Epstein-Barr. Secondo le sue osservazioni di laboratorio l’azione immunodepressiva del mercurio era il fattore più importante nello sviluppo di queste infezioni croniche.

 

Gli intossicati da amalgama dentale hanno una storia clinica di immuno-soppressione con infezioni ricorrenti ed incapacità a riprendersi (Zamm 1991, Siblerud 1990).

 

Omura (1995) ha dimostrato che i siti di diversi tipi di infezioni (Chylamydia trachomatis, herpes simplex I e II, Cytomegalovirus ed altri microrganismi) coincidevano con accumuli di metalli pesanti come Hg e Pb. Le infezioni ritornavano a fiorire anche dopo cure prolungate di antibiotici.

 

La disintossicazione con agenti chelanti specifici portava alla contemporanea rimozione degli accumuli di metalli pesanti e delle infezioni associate. In pratica, si concludeva in questo studio c’è un meccanismo per cui i microrganismi patogeni, usando Hg e Pb, si difendono da antibiotici che altrimenti sarebbero efficaci, e comunque i depositi di metalli pesanti in qualche modo rendono gli antibiotici inefficaci.

 

Christensen (1996) esaminò il corso dell’infezione con e senza esposizione al mercurio ha rivelato un aumento della replicazione e disseminazione del virus durante i primi giorni dell’infezione, indicazione questa che i primi meccanismi di difesa non specifici erano colpiti. Una singola dose di 20 microgrammi di mercurio aggravavano l’infezione, e anche ripetere la stessa dose o usare dosi più elevate non intensificava l’infezione.

 

 

 

Candida albicans: la diagnosi

 

La presenza di Candida albicans può rappresentare un ostacolo alla disintossicazione e quindi bisogna conoscerne bene i meccanismi. Sono pochi i test in grado di rivelare una Candida. Il metodo diagnostico migliore è quello dell'analisi in campo oscuro, cioè un ingrandimento del sangue vivo fino a poter vedere linfociti e parassiti. Le analisi delle feci sono spesso inutili: numerose osservazioni hanno dimostrato come in pazienti nei quali era stata diagnosticata inequivocabilmente un'infestazione da candida, le colture delle feci possano risultare negative all'esame. Questo si spiega con il fatto che le colture di Candida si estinguono facilmente nonostante tutte le precauzioni.

 

La candidosi sistemica è una condizione molto grave che di solito interessa molte locazioni nell'organismo: raggiunge il tratto genito–urinario ed è trasportata attraverso il sangue a polmoni, cervello o altre membrane mucose umide. Può passare direttamente attraverso le pareti intestinali, se esse diventano porose abbastanza (a causa dell'infiammazione). Questa porosità porta ad allergie. La candidosi può essere rivelata da un ricoprimento bianco o giallo della lingua. Chiazze cremose bianche o giallognole possono apparire nella bocca o nella gola, con il rivestimento che viene via facilmente e lascia sotto un'area grezza (moniliasi). Intensi pruriti, gonfiori, bruciori, urinazione dolorosa, fenditure negli angoli della bocca, crescita anormale delle papille della lingua sono altri possibili sintomi. Nelle donne la candidosi può manifestarsi con fuoriuscite vaginali di fluido filante bianco.

Il primo sintomo della candidosi sistemica è uno stato di affaticamento anormale con concomitanza di irritabilità. Il secondo sintomo è uno stato distaccato della mente nel quale una persona può osservare cosa gli sta avvenendo, ma non può far niente per risolvere la situazione. L'individuo ha una grande difficoltà a concentrarsi su qualsiasi cosa; ci sono grossi problemi di memoria; prendere decisioni diventa un problema gigantesco. Il terzo sintomo è la comparsa in età adulta di allergie. All'inizio ci sono limitate allergie al cibo, poi queste diventano più intense e più numerose. L'individuo non è più in grado di tollerare alcun tipo di odore chimico. Questa condizione può arrivare ad un deterioramento mentale con concomitanza di idee fisse, depressione, tendenze maniache ed eventualmente comportamento violento. Altri sintomi comuni sono: gonfiore ai legamenti, prurito alla pelle, acne, occhi che bruciano e che lacrimano, infezioni ricorrenti e congestione nasale.

 

La terapia farmacologica della candidosi prevede l'impiego di sostanze quali Nistatina e Nizoral. La Nistatina colpisce la candidosi intestinale e quella direttamente alimentata da questa. Il fungo sistemico non viene però distrutto dal farmaco, anche se spesso si assiste ad un sollievo temporaneo dei sintomi derivanti dall'elevata attività patogena della popolazione micotica. Nizoral è efficace contro la candidosi sistemica ma, a lungo termine, c'è il rischio di danno irreversibile al fegato o di una reazione fatale. Usare Nistatina o Nizoral è come cercare di vincere una battaglia, sapendo che ciò non ci farà certamente vincere la guerra.

 

A meno non siano affrontate le disfunzioni immunologiche che accompagnano e spesso causano la candidosi, nonché i livelli di tossicità nell’organismo, i pazienti non possono aspettarsi di eliminare dalla propria vita problemi intermittenti derivanti dalla infestazione sistemica (Zamm, 1991).

Anche quando si usano sostanze non farmaceutiche per diminuire la crescita eccessiva di candida nell’intestino (tisane di Pau D'arco, aglio, goldenseal, acido caprilico, magnesio perossido) è utile usare un lassativo per rimuovere la porzione di candida che si stacca morta, altrimenti questa diventa cibo per i suoi simili più resistenti.

 

L'aglio è un ottimo alimento e può aiutare lo stomaco a produrre più HCl. Può anche prevenire uno squilibrio dei dannosi batteri nell'intestino, prevenire la formazione e l'assorbimento di tossine dannose nel sistema e calmare tutto il tratto digestivo, tanto da arrestare la diarrea. Aiuta le secrezioni del fegato e della cistifellea, migliora l'appetito e difende da polio, polmonite, difterite, tifo e tubercolosi, nonché infezioni respiratorie. Distrugge vermi di tutti i tipi. Aiuta ad abbassare la pressione sanguigna. Molti di questi effetti sono probabilmente il risultato delle sue proprietà antibatteriche paragonabili alla penicillina, senza naturalmente avere le controindicazioni della stessa. L'aglio fornisce lo zolfo necessario alla dieta.

 

 

 

 

Fonti bibliografiche

 

Christensen MM, Ellermann-Eriksen S, Rungby J, Mogensen SC, “Influence of mercuric chloride on resistance to generalized infection with herpes simplex virus type 2 in mice”, Toxicology 1996 Nov 15;114(1):57-66

 

Lindvall A, "Abnormal immune response to Epstein-Barr virus infection and evidence of toxic events at a cellular level". presented at Int. Congress Infect Dis, Rio de Janeiro, april 1988

 

Omura Y, Beckman SL, "Ruolo del mercurio in infezioni resistenti ed efficace trattamento di infezioni virali delle famiglie di chlamydia trachomatis ed herpes per mezzo della rimozione localizzata di depositi di Hg con chinese parsley", Acupunct Electrother Res, 20(3-4):195-229, 1995

 

 

 

Monografia E